Ma quale emergenza! Tutto è sotto controllo. Andrea Crivelli, consigliere delegato della Provincia di Novara per l’edilizia scolastica replica e fa il punto sulla situazione all’Iti “Omar”, e più in generale sui vari imminenti cantieri che riguardano le scuole superiori novaresi.
A proposito dell’Omar, Crivelli riassume anzitutto i passaggi già effettuati dopo il crollo di una parte del tetto della “manica C”. “A seguito dell'intervento dei tecnici della Provincia e dei Vigili del Fuoco – spiega - è stata rilevata la situazione e si è provveduto alla redazione del verbale di somma urgenza. Già tra il 6 e il 7 luglio è stata previsto il divieto di sosta in via Lanino per poter allestire l'area cantiere e quindi collocare la gru all'interno del cortile, evitando le aree interdette, operando in sicurezza per la rimozione della copertura, che permetterà poi agli operai di entrare e lavorare in sicurezza nelle aree”.
Ma il consigliere delegato vuole soprattutto replicare alle preoccupazioni manifestate da parte del dirigente scolastico Francesco Ticozzi, che aveva scritto nei giorni scorsi Prefetto chiedendo un intervento per evitare, con la ripresa delle lezioni a settembre, doppi turni e didattica a distanza.
Secondo Crivelli però, per le aule “non c'è nessuna emergenza all'orizzonte, se si guarda ai numeri reali”. “La manica C – spiega - occupa 16 spazi, dei quali la maggior parte sono laboratori e dunque non a occupazione permanente. Gli spazi della ex scuola media di San Rocco, fortemente richiesti dal Dirigente scolastico, sono 9, utilizzati fino a qualche mese fa da ragazzi appena più piccoli dei loro compagni dell'”Omar”. Sicuramente i servizi igienici sono di vecchia fattura, ma sono in sovrannumero (12) rispetto ai 9 necessari secondo la normativa vigente e il loro stato di conservazione è analogo a quelli di altre Scuole. Trattandosi, come appare evidente, di una soluzione legata a una situazione eccezionale, siamo tutti chiamati a adattarci”.
Il consigliere delegato precisa anche che “nel distaccamento di via Rivolta/via Odescalchi, l'ITI “Omar” ha ammesso che, al momento, venivano utilizzati 7 spazi su 12, permettendo dunque di averne 5 ancora utilizzabili”. “9+5 – puntualizza Crivelli - fa 14, il che significa che, se anche considerassimo a pieno utilizzo i laboratori della manica C, mancherebbero solamente due classi, che potrebbero essere senza problemi ammortizzate mediante rotazione. Dunque il numero di spazi individuato pare assolutamente congruo alle necessità e permette di far fronte al ripristino della copertura della manica C, che, essendo integralmente interdetta, non può prevedere necessità di ulteriori spazi. Una volta riaperta quest'ultima, la cantierizzazione delle altre aree terrà conto delle necessità dell'Istituto ma la valvola di sfogo che avremo per tutto l'anno scolastico permetterà di ammortizzare molte delle possibili criticità”.
All’Omar, in ogni caso, spiega il consigliere, “non è mai stata prevista la collocazione di aule modulari, in quanto le stesse non sarebbero state comunque risolutive delle necessità di cantiere: una situazione che oggi necessariamente muta in ragione del cedimento della copertura della manica C”.
Crivelli fa il punto anche sugli altri due importanti cantieri in arrivo. “Il cantiere della sede centrale dell'IPS “Ravizza” – dice - ha già trovato soluzione mediante la posa di sei aule modulari. Al momento l'interlocuzione con il Comune per garantire una collocazione nell'immediata prossima della Scuola è stata rimandata in ragione della necessità di affrontare in via prioritaria la questione legata agli spazi dell'”Omar”: in ogni caso non si sono evidenziate criticità a seguito della riunione tra Scuola, Provincia e azienda appaltatrice. La scelta delle aule modulari, peraltro, è stata prevista quale miglioria di gara per tutti i cantieri nel caso questa sarebbe stata risolutiva delle possibili criticità”.
Per quanto riguarda il cantiere del Liceo classico e linguistico “Carlo Alberto” “è l'ultimo – dice Crivelli - che partirà, in quanto i fondi sono stati aggiudicati un anno dopo rispetto a quelli degli altri interventi: in questo caso la Provincia è già in avanzato stato di trattativa con un Ente che potrà garantire un buon numero di aule. E’ già stata informata la Dirigente scolastica, che ha avuto modo di condividere l'ipotesi e insieme con lei sono state condivise alcune ulteriori ipotesi migliorative che verranno adottate”.