25 aprile: a Galliate diventa “festa del trionfo della libertà sui totalitarismi”

Sul manifesto ufficiale per le celebrazioni del 25 aprile – quello listato con il tricolore e firmato dal sindaco – la festa della Liberazione diventa “il trionfo della libertà su tutte le ideologie totalitarie che hanno segnato drammaticamente il xx secolo”. Accade a Galliate - Il manifesto pubblicato dal sindaco leghista Claudiano Di Caprio, riporta il programma delle celebrazioni ufficiali, con la messa, il corteo con la banda, l’intervento storico a cura dell’Anpi, la lettura di poesie da parte dei bambini della scuola primaria.

C’è anche la citazione di una frase di Enzo Biagi sulla libertà. Ma l’incipit che cancella la parola “fascismo” non poteva passare inosservato. A dare il via alle polemiche è stato il Movimento 5 Stelle che ha diffuso una nota firmata insieme a Sinistra Italiana e Unione Popolare.

“Caro Sindaco di Galliate – si legge nelle nota - il 25 aprile non è la giornata contro tutte le ideologie totalitarie! Il 25 aprile, giorno della liberazione di Milano, fu scelta come Anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo”.” “Purtroppo – prosegue il comunicato - in questi decenni abbiamo visto tentativi di revisionismo storico quasi ad equiparare i partigiani ai fascisti, i liberatori agli aggressori, con l’intento di far sparire il termine antifascismo dalla base culturale e con il rischio che si possano riaffacciare idee e concetti troppo vicini a quelle ideologie che hanno portato morte e distruzione nel mondo” .

“Anche a Galliate – aggiunge - come in tante città italiane, la liberazione dal nazifascismo è occultata con dietro a parole come libertà dai totalitarismi, che significa tutto e nulla, giacché una persona è veramente libera solo se può permetterselo, soprattutto in questo periodo di economia di guerra”.

Per il momento dal sindaco (che ha pubblicato il manifesto sul suo profilo Facebook) nessuna replica. Qualcuno ha anche ricordato che già con il precedente sindaco – Davide Ferrari, sempre della Lega – la dicitura sul manifesto “obliterava” il fascismo. Ma il clima generale di quest’anno ha reso tutto più “incandescente”. La polemica è destinata a crescere.