"La destra che amministra Novara, Provincia e il Piemonte si comporta come se il suolo fosse una risorsa rinnovabile, continuando a sacrificare milioni di metri quadri di territorio consentendone la cementificazione e quindi l’impermeabilizzazione".
Il segretario regionale del Partito Democratico del Piemonte, il novarese Domenico Rossi va all'attacco delle politiche urbanistiche dei governi di centrodestra degli enti locali e della Regione Piemonte. Lo fa a partire dal caso del maxicentro logistico da un milione di metri quadrati che si vorrebbe realizzare a ridosso dell'abitato della frazione di Pernate.
"Nel 2021 - spiega Rossi che questa mattina parteciperà ad una conferenza stampa a Novara con il senatore Enrico Borghi, il segretario provinciale Rossano Pirovano e i consiglieri comunali del Pd - la provincia di Novara è stata la prima per consumo di suolo in Piemonte, la seconda in Italia dopo quella di Napoli. Nel 2020 risultava la prima a conferma di un trend costante. Non bastano questi dati all’amministrazione del capoluogo per capire che occorre cambiare rotta? Il Sindaco e la sua giunta decidono di aggiungere capannoni ad altri capannoni e il caso di Pernate è emblematico".
Rossi ha portato la battaglia contro quello che viene definito un ecomostro, anche nell'aula di Palazzo Lascaris. "Ho portato all’attenzione del Consiglio e della Giunta regionale la situazione con due specifiche interrogazioni. Al di là degli aspetti tecnici mi pare importante ribadire che La vocazione logistica del territorio non può e non deve coincidere con la disponibilità a costruire ovunque come, di fatto, sta avvenendo. Così come non si possono lasciare al privato le scelte strategiche sul consumo di suolo. Non si tratta di contrapporre ambiente a lavoro o sviluppo ma di abbandonare pratiche sbagliate, che lasciano pesanti eredità alle future generazioni, e scegliere nuovi modelli e nuove pratiche, che tengano insieme cura del pianeta e cura dell’uomo incentivando visioni e pratiche circolari".