Il clima impazzito minaccia (anche) le api. E quindi il miele: colpa delle gelate improvvise o degli sbalzi di temperatura che, oltre a mettere a dura prova le bestiole, incidono soprattutto sulle piante da cui traggono il nettare e, di conseguenza, il miele.
Ecco perché dal Piemonte parte un'iniziativa piuttosto innovativa, che riguarda il mondo delle assicurazioni. Aspromiele, associazione di categoria dei produttori fondata a Torino nel 1985, ha stretto un'alleanza con un player del settore (la Revo Insurance) e questa collaborazione ha portato alla creazione di una polizza che punta a tutelare proprio gli operatori del settore.
Basta infatti una temperatura troppo bassa nel momento del germoglio e una pianta come l'acacia finisce ko, creando un effetto a catena sulle api e sul loro dolce prodotto. Solo nel 2022 la produzione di miele si è attestata - in tutta Italia - su 13mila tonnellate, una delle più basse degli ultimi anni: un calo dettato, appunto, da condizioni meteorologiche avverse. La produzione del miele di acacia, in particolare, è concentrata in una fascia ristretta di tempo – tra aprile e luglio – e perciò diventa importante per gli apicoltori coprirsi dal possibile rischio meteo.
La polizza (ribattezzata "Revo ParametricXHoney", appunto) cerca di mettere una toppa ai danni con un indennizzo all’apicoltore in caso di perdita di produzione dovuta a fattori climatici, tarando contemporaneamente il premio in funzione delle coordinate geografiche dell’arnia. Raccogliendo i dati su temperatura (con Datameteo) e la produzione di nettare delle piante (tramite Frale Analitica) si otterrà un indice di danno che poi sarà usato come riferimento nei rimborsi.
“Gli apicoltori hanno visto calare complessivamente la produzione del 60% rispetto all’ultimo decennio - commenta Roberta Spadoni, parametric manager di Revo -. Con l’associazione Aspromiele abbiamo studiato questa polizza per poter rispondere in modo specifico e personalizzato alle diverse criticità dei settori produttivi".