Il ‘presidenzialismo di Berlusconi, il pericolo della destra che vuol cambiare La Costituzione, i giovani, il lavoro, la disuguaglianze e il dovere mortale di vincere le elezioni.
Questi i motivi conduttori dell’intervento di Enrico Letta, segretario del Pd, a Villadossola. Dove ere già stato in passato, ma allora Letta non era segretario del partito.
Venerdì sera, bagno di folla, per un Letta che non si risparmiato strette di mano e visita agli stand della Lucciola. Comprese una cena a base di ‘costine’ . Quasi una risposta nostrana alle ‘salamelle’ consumate da Salvini settimane fa alla Prateria di Domodossola.
Poi, l’intervento di tre quarti d’ora nella balera.
‘’Grazie per questa accoglienza. Da Villa parte una sfida fondamentale per il nostro Paese - ha detto Letta - . Abbiamo il dovere morale di vincere le elezioni’’.
Resta sul tema del giorno, lo ’sfratto’ dato da Berlusconi a Mattarella attraverso il presidenzialismo. ‘’Berlusconi ha detto la verità – spiega Letta – , anche se che poi la destra, per tutta la giornata, ha cercato di mascherare. Berlusconi ha detto in pratica che dopo Draghi c’è l’assalto a Mattarella. Una pulsione chiara quella della destra: conquistare il potere totale. Noi, però, se vinceremo le elezioni, staremo con Mattarella, ma soprattutto dovremo vincere affinché la nostra Costituzione non venga cambiata da Berlusconi, Salvini, Meloni. Perché loro cercheranno anche di cambiare l’articolo 53 che dice che alla spesa pubblica si partecipa ognuno con le proprie capacità. Vincesse la destra, sulla tasse passerebbe la proposta di un miliardario che dice: paghiamo tutti la stessa aliquota fiscale’’.
Ma il discorso di Letta guarda ai giovani, al lavoro precario, a quelli che sono dovuti emigrare per studiare e sono rimasti all’estero a lavorare. ‘’I giovani sono al centro della nostra attenzione – afferma - . La prima cosa sarà abolire i finti tirocini perché il lavoro è dignità. Ma il problema sono anche i 300 mila giovani che vanno via dall’Italia e non tornano più’’. E sul lavoro dice: ‘’Avevamo deciso la riduzione delle tasse sui lavoratori, la caduta del Governo l’ha fatta venir meno’’.
Gli altri temi sono l’ambiente e la scuola. ‘’E’ il cuore di tutto, la scuola – dice – : occorre pagar meglio gli insegnanti, come avviene in Europa. Un’Europa i cui crediamo’’. Mentre la questione ambientale ‘’ha fatto irruzione nella campagna elettorale’’.
Accanto a lui l’immancabile Enrico Borghi, già amico di vecchia data. ‘’E’ dalla periferia che parte la nostra campagna , non dai Parioli o dai quartieri bene di Milano. Parte da qui, da questa terra che ha dato il via alla nostra Repubblica e alla Costituzione, oggi messa in discussione’’ ha afferma il deputato di Vogogna, ricordando nel suo breve intervento la figura importante nel partito, a livello locale, di Romano Zaretti, l’ex sindaco di Villa da poco scomparso