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Economia | 13 giugno 2022, 07:00

La qualità di vita e funzionalità della spalla nel soggetto anziano: ne parliamo con lo Specialista

Con l'aumento della popolazione anziana in Italia cresce la necessità di trovare misure per migliorare la qualità della vita di questa fascia di popolazione.

La qualità di vita e funzionalità della spalla nel soggetto anziano: ne parliamo con lo Specialista

Con l’aumento della popolazione anziana in Italia cresce la necessità di trovare misure per migliorare la qualità della vita di questa fascia di popolazione.

Continua a crescere la popolazione anziana per via dell’aumento delle aspettative di vita e della diminuzione del tasso di nascite. Lo dicono i dati dell’Istat risalenti alla fine dell’anno scorso. Ora che la pandemia ha allentato la sua morsa sul sistema sanitario in ripresa, ritorna l’attenzione su tematiche mediche meno urgenti ma comunque rilevanti. Per ovvie ragioni la popolazione anziana è quella più afflitta da una numerosissima serie di patologie croniche, alcune delle quali creano disabilità totale e parziale.

Tra le cause più comuni di disabilità parziale risultano le patologie che riguardano la spalla: l’articolazione più mobile del corpo ma per questo anche la più delicata.

Oggi vi parliamo di un tipo di intervento, ormai diventato routinario, che può rappresentare la soluzione per molte persone che non riescono più ad essere autosufficienti a causa di una problematica alla spalla si tratta della protesi inversa.

A tale proposito vi segnaliamo il dottor andrealisai.it , medico ortopedico e chirurgo specializzato nelle patologie della spalla attivo a Milano e Alessandria.

Protesi inversa spalla per ritornare a una vita normale

Quando vi è un’ampia lesione della cuffia dei rotatori, la testa omerale risale progressivamente verso l’alto perdendo parzialmente il contatto con la glenoide.

Il risultato è la degenerazione della cartilagine articolare, dolore e impotenza funzionale vengono pertanto compromesse le normali attività quotidiane quali lavarsi, cucinare o raccogliere qualsiasi oggetto.

Se fisioterapia e farmaci falliscono, si può optare per l'impianto di una protesi inversa della spalla si tratta di un intervento eseguito attraverso una incisione cutanea di circa 8cm, della durata di un’oretta. Oggi questo intervento può essere effettuato con l’ausilio della “realtà aumentata”, ossia una sorta di navigatore che consente al chirurgo una accuratezza millimetrica nel posizionamento delle componenti protesiche.

La protesi inversa della spalla sostanzialmente inverte le concavità e convessità anatomiche. Questa forma particolare favorisce biomeccanicamente il lavoro del muscolo deltoide e consente al paziente di alzare il braccio in assenza di dolore pur avendo una lesione massiva della cuffia dei rotatori o una severa degenerazione della cartilagine articolare. Il recupero post-operatorio è piuttosto veloce e non necessità di fisioterapia prolungata.

Per maggiori informazioni al riguardo vi rimandiamo al sito (anchor ad articolo su protesi inversa spalla) del Dottor Andrea Lisai, dove oltre a esserci un blog divulgativo ci sono i contatti per prenotare una visita ecoguidata e gli indirizzi delle strutture dove visita e opera.

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