Nel luogo dove é nata la chimica industriale italiana - con la standardizzazione del processo di sintesi dell'ammoniaca inventato dal novarese Giacomo Fauser, e con la sua industrializzazione grazie all'incontro di Fauser con Guido Donegani e la Montecatini - la chimica italiana di oggi guarda al futuro sulla strada della sostenibilità.
Novara, dove la chimica di ricerca e di innovazione ha resistito e resiste pur con fatica alle diverse crisi, ultima delle quali quella dell'aumento esponenziale dei costi energetici e delle materie prime, é il cuore del gruppo Radici, leader mondiale della produzione di materiali chimici che costituiscono la "materia prima" delle più avanzate soluzioni tessili sintetiche.
Radici Group (3000 dipendenti nelle 30 sedi nel mondo di cui la maggior parte a Novara e negli altri stabilimenti italiani, 1500 milioni di euro di fatturato ) é impegnato in una importante azione di conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale: negli ultimi 10 anni le emissioni dirette di gas serra sono state abbattute del 70%. "E il nostro obiettivo - ha detto questa mattina incontrando la stampa Angelo Radici, presidente del gruppo - é di arrivare nel 2030 ad un abbattimento dell''80 per cento. Investiamo in innovazione per sviluppare nuovi progetti di riciclo e circolarità, cercando di mettere in atto azioni concrete per il futuro sostenibile delle nostre aziende e dei territori in cui operiamo", a cominciare dal raggiungimento in tempi rapidi della completa autonomia energetica, puntando in particolare su idroelettrico ed eolico.
Un percorso, quello della sostenibilità, che continua sulla scia di quanto fatto da Radici Group nell'arco dell'ultimo decennio. "Abbiamo investito - ha spiegato il CEO del gruppo Maurizio Radici - oltre 10 milioni di euro in impianti, l'ultimo dei quali è un nuovo sistema di abbattimento delle emissioni associate alla produzione di acido adipico. Dall'attivazione di questo ultimo impianto, in 9 mesi sono state abbattute più di 35.000 tonnellate equivalenti di anidride carbonica".
E tra le novità più avanzate in tema di sostenibilità e di economia circolare, proprio nei laboratori di Novara Radici Group sta mettendo a punto un processo per la produzione di acido adipico al 100% biologico, realizzato utilizzando gli scarti della produzione dell’olio ad uso alimentare.
“Un metodo – ha spiegato Pio Gazzini, direttore dello stabilimento di Novara - che si basa sull’utilizzo di microorganismi geneticamente modificati. Abbiamo lavorato per tre anni insieme ad un partner statunitense per portare a termine questi progetto di ricerca, che è stato sostenuto anche da finanziamenti della Regione Piemonte”.