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Economia | 06 maggio 2022, 08:35

Bufera Superbonus 110%, dopo il niet di Draghi i costruttori piemontesi tremano

Ance: “Migliaia di famiglie e imprese sono col fiato sospeso servono certezze per i cantieri aperti"

Bufera Superbonus 110%, dopo il niet di Draghi i costruttori piemontesi tremano

All'improvviso, è bufera Superbonus 110%. Una misura che - lo dicono i numeri di moltissime rilevazioni economiche - aveva restituito slancio e vigore a un settore perennemente in difficoltà come quello delle costruzioni. Ma che con le ultime dichiarazioni del premier Mario Draghi si ritrova in bilico.

Un'incertezza che scatena le preoccupazioni (anche) del mondo degli edili piemontesi. “Cittadini e imprese sono preoccupati per questo clima di incertezza che regna intorno al Superbonus 110 e che rischia di bloccare migliaia di lavori già partiti o in procinto di partire, creare enormi contenziosi e di far fallire centinaia di operatori - sottolinea la presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta Paola Malabaila -. Non è possibile rimettere continuamente in discussione norme già in vigore: il Governo ci dica una volta per tutte cosa intende fare di questa misura”.

Effetti positivi (e in crescita)

Secondo i dati del monitoraggio Enea-Mise-Mite per il Superbonus, gli effetti positivi per il comparto sono evidenti: al 30 aprile 2022 in Piemonte si registrano 10.849 interventi per 1,9 miliardi di euro; ad aprile 2022 rispetto a marzo, il numero di interventi è aumentato del 9,5% mentre gli importi del 10,5%.

I dati forniti finora dall’Agenzia delle Entrate dimostrano, peraltro chiaramente, che la gran parte delle irregolarità riscontrate in questi mesi riguarda altri bonus meno regolamentati e per i quali, fino a poco tempo fa, non erano richiesti neanche dei prezzari di riferimento, a differenza del Superbonus 110 per il quale vigono fin da subito norme piuttosto stringenti. Occorre inoltre dare la possibilità di effettuare una quarta cessione del credito, tra la banca e il cliente”, aggiunge Malabaila. “Gli effetti derivanti dagli interventi legati al Superbonus dal punto di vista economico ed energetico sono decisamente rilevanti - l’abbattimento stimato del consumo al mc di gas post-intervento è superiore al 40% - un aspetto non trascurabile per far fronte all’attuale crisi energetica”.

"Filtrare" le aziende oneste

La nostra Associazione chiede da tempo un provvedimento per la qualificazione delle imprese, necessario, a maggior ragione, quando si usano soldi pubblici, sul modello di quello già adottato per i lavori di ricostruzione nel cratere del Centro Italia e indispensabile per garantire massimi standard di sicurezza e professionalità nei cantieri - conclude Malabaila. - Bisogna evitare di far pagare a cittadini e imprese oneste, la cui unica colpa è di essersi fidate di una legge dello Stato, il costo di eventuali sprechi e irregolarità”.





Massimiliano Sciullo

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