Primi nomi ufficiali per la lista del Partito Democratico che nelle elezioni del 3 e 4 ottobre sarà la forza principale della coalizione a sostegno di Nicola Fonzo: sono 24 nomi che approvati ieri sera la direzione provinciale del partito, che annuncia che l’elenco di 32 candidati sarà completato entro l’ultima settimana di agosto.
Della lista fanno parte tre consiglieri comunali uscenti, Emanuela Milù Allegra, Sara Paladini e Rossano Pirovano, mentre l’ex sindaco Andrea Ballarè e Tino Zampogna hanno deciso di non ricandidarsi . Gli altri nomi in ordine alfabetico sono quelli di Elisabetta Cantele (che nel 2016 fu candidata della lista civica “Vivere Novara” a sostegno di Ballarè), Gloria Cavazzin, Mattia Colli Vignarelli (segretario provinciale dei Giovani Democratici), Vincenzo Esposito, Andrea Ferlito (già candidato nel 2016), Marina Fiore (assessore provinciale alla cultura dal 2004 al 2009), Roberto Fusco. Giulio Garbassi, Giovanna Grasso, Chiara Grosso, Francesco Iodice (già consigliere comunale nell’ultima parte della legislatura 2011-2016). Marco Nirchi (candidato nel 2016), Davide Occhipinti, Antonio Pugliesi, Maria Antonietta Regito, Guido Rosci, Valeria Scacchi, Anna Sironi, Cinzia Spilinga, Marco Tagliafierro, Domenico Telesca.
“Siamo molto soddisfatti della squadra che si sta creando - hanno detto Ilaria Cornalba, Segretaria Pd Provinciale e Cesare Gatti, Segretario Circolo Pd Novara -. In queste settimane abbiamo avuto molte interlocuzioni con donne e uomini rappresentativi di professioni, quartieri ed associazioni. A breve concluderemo questi dialoghi e completeremo la lista in modo che questi 32 nomi rappresentino la migliore sintesi della Novara che vogliamo.”
“Innanzitutto voglio ringraziare le candidate e i candidati che hanno deciso di mettersi in gioco. - dichiara il candidato Nicola Fonzo -. Sono le prime giocatrici e i primi giocatori di una squadra che saprà essere coesa e intraprendente. Questa lista è un valore aggiunto della coalizione. Sulla scheda elettrici ed elettori troveranno il mio nome. A loro però deve essere chiaro che accanto a me ci sono i volti, le storie, l’impegno e l’esperienza di queste persone. Chi vive l’incarico di Sindaco in solitudine non fa bene a se stesso e soprattutto alla comunità che guida. Questo è un principio a cui terrò fede durante il mandato”.