Oggi sono stati ascoltati dai carabinieri i primi testimoni della tragedia del Mottarone: turisti e dipendenti della Funivia.
Nessuno è indagato, al momento la Procura procede contro ignoti. Lo ha chiarito il procuratore capo Olimpia Bossi: le posizioni delle società coinvolte e degli enti Regione e Comune di Stresa sono ancora al vaglio. A questo proposito, ancora da chiarire se sia stato effettuato il passaggio di competenze annunciato nel 2016 tra Regione e Comune di Stresa. Altrimenti, la funivia sarebbe ancora di proprietà regionale.
Sulle cause la procura chiaramente non si sbilancia, ma si fa strada l'ipotesi dell'errore umano. Come dichiarato ai media da alcuni esperti, un'ipotesi possibile sarebbe quella di un "forchettone" lasciato inserito. Si tratta di un elemento che blocca le ganasce e di conseguenza il freno. Di solito viene utilizzato quando la cabina gira a vuoto senza passeggeri.
Potrebbe spiegare come mai il freno di emergenza non si fosse azionato.
E c'è un mistero: sabato pare che la funivia fosse rimasta ferma alcuni minuti. Lo hanno riferito alcuni turisti, che hanno dovuto attendere la riapertura dell'impianto, anche questa circostanza al vaglio della Procura.
Drammatico il video che dalla stazione di arrivo, lo conferma la procuratrice, ha ripreso i drammatici momenti della cabina precipitata, pochi terribili secondi di immagini.
Intanto i carabinieri hanno sequestrato una corposa documentazione dalle società coinvolte nella gestione e manutenzione della funivia e da Regione e Comune. Documentazione che sarà attentamente vagliata. Ancora da nominare i periti della Procura.