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Politica | 10 aprile 2021, 09:40

Pd: “Il bilancio regionale della ripartenza è una scatola vuota: nessun piano finanziario e nessun provvedimento per il rilancio”

Gallo: “Abbiamo provato a riscrivere il testo e ad adeguarlo alle esigenze del territorio”. Rossi: “Inascoltate anche le richieste sulla Sanità”

Pd: “Il bilancio regionale della ripartenza è una scatola vuota: nessun piano finanziario e nessun provvedimento per il rilancio”

Il Bilancio della ripartenza si presenta, purtroppo, come una scatola vuota. Nessun piano finanziario e nessun provvedimento per il rilancio del Piemonte e nemmeno investimenti che vadano oltre la normale amministrazione. Eppure questo sarà l’anno in cui, con il superamento della pandemia, si dovrà pensare a ricostruire un’economia duramente colpita in tutti i suoi settori e in cui si dovranno sostenere famiglie che pagheranno le conseguenze di mesi molto complicati. Questi obiettivi non si raggiungono con provvedimenti tampone, con bonus e contributi a pioggia, ma con una visione economica e politica di medio e lungo termine” così il Consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Marello, relatore di minoranza del provvedimento, commenta il Bilancio della Giunta Cirio.

Abbiamo provato, attraverso emendamenti di merito, a cambiare un testo modesto fatto di tanti tagli. Sono state ripristinate, parzialmente, le risorse per la cultura, ma probabilmente un settore così duramente colpito dalla pandemia avrebbe dovuto essere destinatario di un piano di rilancio preciso. Abbiamo ottenuto un aumento di 1 milione di euro per gli extra Lea per il 2021, ma i soggetti fragili avrebbero avuto bisogno di un sostegno e di un’attenzione maggiori, soprattutto in questo momento. Ci siamo battuti per ottenere fondi per il contrasto all’usura, ai fenomeni mafiosi, per la valorizzazione delle località piemontesi che hanno ottenuto il riconoscimento di Città creative Unesco, per interventi di assistenza e sostegno a favore degli anziani vittime di delitti contro il patrimonio. E su questi temi siamo stati ascoltati” precisa il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Tuttavia – prosegue Gallo – tante sono le richieste non accolte: dall’ambiente ai servizi socioassistenziali, dal turismo fino all’edilizia sanitaria. Non c’è nessuna traccia di politica industriale, né di misure di contrasto alla povertà, né di rilancio dei territori, né di potenziamento del trasporto pubblico locale che, anzi, nelle settimane scorse, è stato decurtato di 8 milioni di euro, fondi che faremo in modo vengano ripristinati, senza se e senza ma, nell’Assestamento di Bilancio. Abbiamo provato a riscrivere il testo e ad adeguarlo alle richieste che arrivano dai piemontesi. Siamo rimasti inascoltati e questo Bilancio si conferma come un’occasione persa”.

Difficile migliorare la sanità piemontese con le scelte di questa giunta, che continua a non ascoltare nessuno e ha respinto tutte le proposte della minoranza anche durante la discussione sul bilancio di previsione” commenta così il Vicepresidente della commissione Sanità Domenico Rossi il voto del bilancio di previsione di Regione Piemonte.

"Resta inascoltata la richiesta di destinare maggiori risorse per finanziare borse di studio per medici specializzandi e di medicina generale, “una battaglia che prosegue da anni e su cui continuerò ad insistere per far fronte alle carenze di personale che sono apparse ancora più evidenti durante l’emergenza causata dalla pandemia” precisa Rossi. 

"Nessun intervento anche per superare la discriminazione in atto nei confronti dei pediatri di libera scelta dopo l’approvazione della legge sui medici di medicina generale che prevede incentivi per la medicina di gruppo solo per questi ultimi. “L’esclusione dei pediatri è inspiegabile - dichiara Rossi - la maggioranza ha negato la possibilità di inserire alcune risorse per fare in modo che anche i pediatri di libera scelta potessero ricevere gli incentivi doverosi”.

Non passa neppure la mozione collegata al bilancio relativa all’action plan richiesto dal Governo con il quale le Regioni dovrebbero ridisegnare l’assistenza socio-sanitaria a partire da Case della Comunità, Ospedali di Comunità, telemedicina e Assistenza domiciliare: “Un’opportunità clamorosamente sprecata nel contesto del Next Generation Piemonte in cui alla missione sanità è stato dedicato solo lo 0,61% del totale e di queste il 74% alla sola provincia di Vercelli, che probabilmente è stata più veloce e brava a chiedere risorse. Nulla per Alessandria e VCO. C’è da sperare che il Governo rimandi indietro il documento e si sostituisca alla Regione o la costringa a fare ciò che è necessario”. 

"La maggioranza -conclude Rossi- sceglie anche di non stanziare nemmeno i fondi necessari per stabilizzare i dipendenti di IRES che svolge un lavoro essenziale per la Regione".



c.s.

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