Qualcuno, nell'ambiente attorno al Novara, fa trapelare indiscrezioni sempre più insistenti su presunti avvistamenti nella città piemontese delle persone che sono accanto alla proprietà del Varese e lo sostengono economicamente o con la propria vicinanza. C'è chi avrebbe addirittura visto Antonio Rosati a Novara ma anche chi fa riferimento ai trascorsi felici di Filippo Lo Pinto nella società azzurra, sempre sul punto di essere ceduta, con cui ha vissuto l'inizio della cavalcata che dalle categorie inferiori sarebbe poi approdata alla A.
Lo sponsor e finanziatore del Varese sorride e replica con ironia e orgoglio: «Abbiamo appena firmato le fideiussioni chieste dal Comune per la cittadella biancorossa alle Bustecche. Il mio presente e soprattutto il futuro sono qui. La società arriverà a investire 400 mila euro per campi, spogliatoi e tribuna in quella che sarà la casa in cui accogliere prima squadra, giovani e tifosi. La mia risposta è questa».
Lo Pinto non svela cifre, ma soltanto le fideiussioni emesse negli ultimi giorni a copertura dell'investimento alle Bustecche ammonterebbero a quasi 350 mila euro. E Rosati, che nelle partite casalinghe del Varese indossa la pettorina da raccattapalle per essere vicino alla squadra? Chi gli è vicino, sostiene che non mette piede a Novara da un anno e mezzo.
Che qualcuno veda o immagini a Novara chi crede talmente nel progetto biancorosso da pensare ormai da tempo alle giovanili e a un progetto sportivo sempre più unito a basket e hockey è comunque un buon segnale... per il Varese. Certo, il primo obiettivo è la salvezza: ma a quello devono pensare allenatore, squadra e area tecnica. Hanno avuto e avranno tutto per conquistarla.
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