Lo scorso 26 febbraio, esaminando il report settimanale (convalidato da CTS e Ministero Salute), l’Rt sopra l’1 ha imposto un cambio di strategia rispetto al contenimento pandemia nella nostra regione e dal colore Giallo si è passati a quello Arancione. Pertanto, finché i parametri non mostreranno evidenti segni di miglioramento, torneranno a vigere restrizioni e limitazioni sempre funzionali al contenimento pandemico e all’abbassamento del rischio di contagio nella popolazione di Novara e di tutto il Piemonte.
Vediamo punto per punto cosa si può e non si può fare da inizio marzo:
· la didattica nelle scuole superiore sarà in presenza dal 50 al 75%.
· Aperti i negozi ma centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi.
· Bar e ristoranti: è consentito l'asporto fino alle 22, fino alle 18 per i bar; consegna a domicilio sempre consentita. Per il resto, il servizio al pubblico e la permanenza presso questi spazi sono stati sospesi.
· Circolazione: è vietata la dalle 22 alle 5; e non si può uscire dal proprio comune.
· Al trasporto pubblico è consentita una capienza del 50%.
· Sport, cultura e intrattenimento: piscine, palestre, cinema e teatri sono chiusi; anche i musei da poco riaperti per le visite infrasettimanali verranno chiusi.
Rispetto proprio alle voci cultura e intrattenimento abbiamo visto come, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, l’offerta online abbia registrato un’impennata di utenze. Stiamo parlando delle piattaforme dedicate allo streaming, alle pay TV e Tv on demand che offrono film e serie. In una piccolissima percentuale anche i virtual tour di gallerie e musei, nazionali e di tutto il mondo, hanno non sopperito ma dato la possibilità, appunto da casa, di poter virtualmente visitare certi luoghi ed esposizioni. Anche il gioco, come ad esempio quello legato alle sale slot e al bingo – attività sospese con l’emergenza sanitaria – sempre sul web ha trovato nuovi spazi tramite piattaforme dedicate come siti di gioco e portali ad hoc. Portali che chiaramente approfittando dell’occasione hanno ragionevolmente pensato di aumentare bonus e offerte per sollecitare i nuovi visitatori.
Ma il settore del gioco, quello del cinema e delle serie sono solo alcuni esempi perché da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, gioco-forza gli italiani hanno aumentato la loro permanenza online e non solo con lo smart working. Pensate al settore delivery food, all’e-commerce, ai servizi amministrativi che seppure, lento pede, stanno iniziando ad accelerare il loro passaggio online. È evidente che una volta terminata l’emergenza nulla sarà più come prima e soprattutto le nostre abitudini.