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L’Ombra dentro è il romanzo d’esordio di Raffaella La Villa, un thriller-noir ambientato tra Novara e il lago Maggiore. Ad indagare è una giovane agente immobiliare, Ines Lama, che si insospettisce per i misteriosi suicidi avvenuti in una casa in vendita alle porte di Novara. Un’ombra sembra avvolgere il proprietario della villetta e la sua seconda moglie Sofia, sempre reclusa in camera da letto. Ines, aiutata da Luca, un hacker informatico, segue le tracce di un’indagine che la condurrà nel Verbano, fino al confine svizzero, spingendola a fare i conti con il suo tormentato passato.
Raffaella La Villa ha una consolidata esperienza nell’ambito del noir: è cofondatrice del gruppo di lettura “Novara Noir” del Circolo dei Lettori e ha pubblicato diversi racconti in antologie e importanti riviste letterarie (“Delitti al thriller cafè” e “Carie”), aggiudicandosi inoltre alcuni premi a livello nazionale, sempre nell’ambito del noir.
«Sono orgogliosa di aver pubblicato il mio primo romanzo nella collana “I Dingo” della casa editrice Eclissi di Milano, conosciuta e stimata nel settore – spiega La Villa – Il libro sviluppa una trama avvincente e ricca di colpi di scena e si sofferma su tematiche femminili, come la manipolazione psicologica che purtroppo molte donne subiscono, anche a causa delle ombre che hanno dentro sé e di cui faticano a liberarsi. Questo aspetto lega profondamente la detective e le vittime. Personalmente mi sento molto coinvolta dai problemi delle donne, che spesso sono le protagoniste della mia scrittura».
Il libro è uscito in questi giorni in tutte le librerie nazionali e nei principali store on-line. Al momento sono stati programmati alcuni firma copie: il 20 febbraio alla libreria La Talpa di Novara; il 18 marzo on-line sul canale zoom del gruppo di lettura del Circolo dei lettori nell’ambito di Novara Noir. «Il Covid limita molto le presentazioni – prosegue l’autrice - nonostante questo sono molto soddisfatta del riscontro che il libro sta avendo nelle prime settimane di vendita in libreria e on-line».
NOTE BIOGRAFICHE
Raffaella La Villa vive a Novara dove è insegnante di Francese al Liceo Linguistico. Alcuni suoi racconti sono stati premiati e pubblicati in antologie e riviste. Karma, 1° premio Giallo Indipendente 2017 (WLM Ed.); Il pianista di Porta Nuova, pubblicato sulla rivista Diecicento n.2 e vincitore del 1° premio Città di Arcore 2017 e del 1° premio La Canonica Novara 2017, Fango pubblicato nella rivista Delitti al Thriller Café vol. I, 2018; Un senso, pubblicato nella rivista Carie, Primavera, vincitore del 1° premio San Giuliano in giallo 2017 e premiato al Terni-Narni Horror Fest 2019, Nemesi, presente nell’Antologia del concorso Turno di notte 2019; L’ombra delle nuvole pubblicato nell’antologia del premio Giallo Indipendente 2019 (WLM ed.); iSpirit, presente nell’antologia NO 2 Dieci racconti per un nuovo immaginario novarese, dicembre 2019; Go West, del 2020, è apparso su La Stampa (Novara) ed è stato inserito nel progetto di audio racconti Il Faraggiana è anche mio. Partecipazione anche alle tre edizioni del concorso L’Ateliers des filles et des mamans (2018-19-20), con i racconti New Delhi, La scatola dei bottoni e Fragile – maneggiare con cura, gli ultimi due premiati.
L’autrice è membro della giuria del concorso “Sulle tracce di Leopold Senghor” – Milano, per la sezione Poesia Francofona ed è co-fondatrice del gruppo di lettura Novara Noir presso il Circolo dei Lettori, sezione di Novara.
CURIOSITA’
Il libro ha una colonna sonora, una playlist aperta su Spotify che contiene alcune canzoni che fanno da sound truck ad alcuni passaggi chiave del romanzo, che i lettori potranno integrare, in modalità open source, integrando la playlist con altre canzoni evocative richiamate dalla scrittura di Raffaella La Villa.
UN ESTRATTO DEL LIBRO
La ragazza sale con un gesto pulito e sicuro sulla seggiola al centro della stanza e fa scivolare il cappio intorno al cranio rasato.
“As a friend, ad a friend, as an old enemy…”.
Sorride alla carezza ruvida della canzone e chiude gli occhi. Poi tira un calcio alla sedia e a quel millennio che non vuole conoscere.
C.S.