Riaprire in presenza almeno al 50% le scuole superiori dall’11 gennaio. E’ la richiesta che i rappresentanti dei genitori di diversi istituti della Provincia di Novara hanno inviato al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Ai nostri figli- scrivono - da troppo tempo e senza concrete giustificazioni per il ritardo, é stato negato il diritto allo studio e alla crescita personale. Dopo l’emergenza della primavera scorsa in cui la DAD era parso l’unico strumento efficace attuabile, ad un anno di distanza dobbiamo denunciarne i limiti e sottolineare l’incapacità delle persone che ci governano di individuare valide soluzioni alternative”. I genitori sottolineano come per la crescita degli studenti sia indispensabile il rapporto diretto con gli insegnanti e con i compagni e attaccano: “Il covid sta facendo più danni indiretti che diretti ai nostri figli”. La letera si conclude con le richieste: “Chiediamo che i ragazzi tornino a scuola in presenza dall'11 gennaio, quantomeno al 50%, come avviene in altre regioni che hanno situazioni pandemiche analoghe o peggiori di quella del Piemonte; suggeriamo di continuare a rispettare e a far rispettare nelle scuole le norme igienico-sanitarie anti-Covid; di implementare le corse dei mezzi di trasporto utilizzando anche quelli delle aziende private; di dare priorità nelle vaccinazioni al personale scolastico e dei trasporti; di aumentare il numero dei tamponi rapidi nelle scuole”. L’iniziativa della lettera è stata assunta dai rappresnetanti dei genitori nel consiglio di istituto del Liceo Classico e Linguistico Carlo Alberto di Novara, ma ha raccolto l’adesione di altre scuole.
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