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Cultura | 27 novembre 2020, 09:00

Sabato e domenica in diretta dal Teatro Coccia “Cassandra, in te dormiva un sogno”

L’opera lirica multisensoriale sarà trasmessa sul canale youtube del Coccia

Sabato e domenica in diretta dal Teatro Coccia “Cassandra, in te dormiva un sogno”

Proseguono gli appuntamenti della stagione 2020 “Resilienza” del Teatro Coccia in streaming sul canale YouTube del Teatro: sabato 28 e domenica 29 novembre alle 20.30 andrà in scena “Cassandra, in te dormiva un sogno” con la regia di Roberto Recchia su ideazione e musiche di Marco Podda che scrive così a proposito della composizione: “Ho cercato in Cassandra – in te dormiva un sogno di proporre una nuova concezione di format di opera lirica in cui sono compresenti alla musica elementi multisensoriali (acustici extra musicali, visivi ed olfattivi). L’opera è stata concepita per essere eseguita in un duplice allestimento (adattabile a vari spazi esecutivi e a diverse dimensioni dell’organico) realizzabile senza nessuna modifica o riduzione della partitura originale. La composizione, infatti, è scritta sia per una versione tecnologico-mediata che utilizza una commistione di un ensemble live di strumenti acustici e cantanti che interagiscono su una partitura registrata (con utilizzo di amplificazione e diffusori acustici ed olfattivi), sia per la tradizionale esecuzione acustica dal vivo con orchestra, coro e solisti in un teatro d’opera. È stata definita in partitura l’intersecazione delle sequenze olfattive con la struttura musicale tenendo conto della funzione descrittiva, emozionale e riflessogena sia delle sostanze a percezione trigeminale sia di quelle olfattive pure. Nella versione che andrà in scena, ovvero quella tecnologico-mediata, verranno utilizzate, oltre alle voci liriche, delle voci naturali. Ciò accadrà sia in alcuni brevi sezioni a melologo con il recitato accompagnato musicalmente, sia in alcune sezioni cantate, dal momento che ciò è consentito dalla microfonazione e dalla amplificazione degli interpreti. Cassandra – in te dormiva un sogno è un percorso di narrazione musicale, un’opera emozionale, mediata da scene multisensoriali che implicano una sinestesia della sfera olfattiva, di quella acustica e di quella visiva. É un percorso sulla percezione del tempo e delle passioni umane che superano il tempo stesso della loro poiesis. Squarci in lacerto di tragedie greche trasdotte e frammentate dalle parole dei traduttori (tra cui il poeta Edoardo Sanguineti). La partitura prevede l’utilizzo di strumenti classici in partitura precomposta – registrati, mixati ad effetti – e di musica vocale e strumentale eseguita dal vivo da un ensemble e dai solisti. Lo spazio rappresentativo può essere il foyer di un teatro, un museo, una palestra scolastica, una fabbrica etc. È un’opera che si fa viva con e per lo spettatore che è chiamato ad attraversare lo spazio fisico dell’opera come componente attiva e determinante della fruizione artistica. Le performer (attrici, cantanti, vocalist) si esibiscono dal vivo sovrapponendosi alla diffusione ambientale del suono, degli odori e delle immagini; utilizzano registri vocali ed emissioni differenti e talvolta anche con l’impiego di filtri, riverberi e vocoder. La progressione del testo – impalcatura del libretto frammentato – viene ora cantata, ora recitata, ora semplicemente agita. Le sequenze di luci e schermi di videoart rideterminano di volta in volta la porzione dello spazio scenico visuale creando così un ambiente esecutivo in continuo divenire. Il linguaggio è funzionale alla comunicazione drammaturgica e al significante della parola-testo. Si è cercato nel percettivismo musicale la sorgente del metodo compositivo adattando la forma alle esigenze tecnologiche del pre-registrato ed ai sincronismi esecutivi che ne derivano dal suo utilizzo.”

Francesca Pinto

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