Proseguono gli appuntamenti della stagione 2020 “Resilienza” del Teatro Coccia in streaming sul canale YouTube del Teatro: sabato 28 e domenica 29 novembre alle 20.30 andrà in scena “Cassandra, in te dormiva un sogno” con la regia di Roberto Recchia su ideazione e musiche di Marco Podda che scrive così a proposito della composizione: “Ho cercato in Cassandra – in te dormiva un sogno di proporre una nuova concezione di format di opera lirica in cui sono compresenti alla musica elementi multisensoriali (acustici extra musicali, visivi ed olfattivi). L’opera è stata concepita per essere eseguita in un duplice allestimento (adattabile a vari spazi esecutivi e a diverse dimensioni dell’organico) realizzabile senza nessuna modifica o riduzione della partitura originale. La composizione, infatti, è scritta sia per una versione tecnologico-mediata che utilizza una commistione di un ensemble live di strumenti acustici e cantanti che interagiscono su una partitura registrata (con utilizzo di amplificazione e diffusori acustici ed olfattivi), sia per la tradizionale esecuzione acustica dal vivo con orchestra, coro e solisti in un teatro d’opera. È stata definita in partitura l’intersecazione delle sequenze olfattive con la struttura musicale tenendo conto della funzione descrittiva, emozionale e riflessogena sia delle sostanze a percezione trigeminale sia di quelle olfattive pure. Nella versione che andrà in scena, ovvero quella tecnologico-mediata, verranno utilizzate, oltre alle voci liriche, delle voci naturali. Ciò accadrà sia in alcuni brevi sezioni a melologo con il recitato accompagnato musicalmente, sia in alcune sezioni cantate, dal momento che ciò è consentito dalla microfonazione e dalla amplificazione degli interpreti. Cassandra – in te dormiva un sogno è un percorso di narrazione musicale, un’opera emozionale, mediata da scene multisensoriali che implicano una sinestesia della sfera olfattiva, di quella acustica e di quella visiva. É un percorso sulla percezione del tempo e delle passioni umane che superano il tempo stesso della loro poiesis. Squarci in lacerto di tragedie greche trasdotte e frammentate dalle parole dei traduttori (tra cui il poeta Edoardo Sanguineti). La partitura prevede l’utilizzo di strumenti classici in partitura precomposta – registrati, mixati ad effetti – e di musica vocale e strumentale eseguita dal vivo da un ensemble e dai solisti. Lo spazio rappresentativo può essere il foyer di un teatro, un museo, una palestra scolastica, una fabbrica etc. È un’opera che si fa viva con e per lo spettatore che è chiamato ad attraversare lo spazio fisico dell’opera come componente attiva e determinante della fruizione artistica. Le performer (attrici, cantanti, vocalist) si esibiscono dal vivo sovrapponendosi alla diffusione ambientale del suono, degli odori e delle immagini; utilizzano registri vocali ed emissioni differenti e talvolta anche con l’impiego di filtri, riverberi e vocoder. La progressione del testo – impalcatura del libretto frammentato – viene ora cantata, ora recitata, ora semplicemente agita. Le sequenze di luci e schermi di videoart rideterminano di volta in volta la porzione dello spazio scenico visuale creando così un ambiente esecutivo in continuo divenire. Il linguaggio è funzionale alla comunicazione drammaturgica e al significante della parola-testo. Si è cercato nel percettivismo musicale la sorgente del metodo compositivo adattando la forma alle esigenze tecnologiche del pre-registrato ed ai sincronismi esecutivi che ne derivano dal suo utilizzo.”
In Breve
venerdì 04 luglio
giovedì 03 luglio
mercoledì 02 luglio
lunedì 30 giugno
domenica 29 giugno
venerdì 27 giugno
sabato 21 giugno
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
Attualità