I percettori di Reddito di Cittadinanza, come anche di Pensione di Cittadinanza, risultano in aumento nella Provincia di Novara: è questo ciò che emerge consultando i dati ufficiali dell'INPS visionabili sul relativo sito Internet istituzionale, a questo link.
Il trend relativo alla provincia di Novara non è altro che lo specchio di quanto sta verificandosi a livello nazionale: sempre più persone si ritrovano a far ricorso al Reddito di Cittadinanza, segno evidente del fatto che le difficoltà economiche stanno aumentando.
INPS: aumentano i cittadini coinvolti a Novara
INPS informa che nel 2019, nella provincia di Novara, i nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza erano 3.866, cifra che ha poi toccato quota 4.753 nel 2020 (i dati sono aggiornati all'8 settembre 2020).
Come si può immaginare, il numero risulta in crescita anche laddove si considerino tutte le persone coinvolte: si è passati infatti da 10.064 a 11.920.
La situazione è più stabile per quel che riguarda la Pensione di Cittadinanza: nel 2019 i nuclei che ne usufruivano erano 562, mentre nel 2020 sono risultati essere 563.
A crescere sono anche gli importi medi erogati dall'INPS, i quali possono variare sulla base di molteplici parametri.
Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza, infatti, nel 2019 l'importo medio risultava essere 481,52 euro, mentre nel 2020 si è saliti a quota 530,28 euro; cifre in crescita anche nella Pensione di Cittadinanza, con un passaggio da 219,38 euro a 234,25 euro.
Aumentano le condizioni di indigenza
Come si stava accennando, la crescita di tali statistiche non può che essere indicativa di una più diffusa condizione di indigenza, nella provincia di Novara come anche in tutta Italia, dal momento che i trend in questione rispecchiano la nazione nella sua interezza.
Con ogni probabilità, il ricorso più massivo a questo strumento di welfare è dovuto alla recente situazione che è stata vissuta in Italia: la pandemia ha infatti inferto un duro colpo all'economia, quindi riuscire a procurarsi un reddito lavorando è divenuto un obiettivo più difficile da realizzarsi.
Reddito di Cittadinanza, uno strumento discusso
Sicuramente il Reddito di Cittadinanza è uno strumento di welfare spesso oggetto di polemiche: in molti lamentano, ad esempio, la sua natura assistenzialista, la quale si è rivelata profondamente distante dall'obiettivo iniziale, il quale vedeva di Reddito di Cittadinanza come uno strumento prettamente temporaneo finalizzato all'inserimento lavorativo e con diversi obblighi attivi da parte del percettore.
Allo stesso tempo, in molti storcono il naso per quel che riguarda i controlli, le notizie di cittadini disonesti che percepiscono il sussidio senza averne diritto, purtroppo, sono quasi all'ordine del giorno.
Al di là di questo, tuttavia, non c'è alcun dubbio sul fatto che il Reddito di Cittadinanza sia stato provvidenziale per tantissime persone che versano in condizioni di povertà.
Come è spendibile il Reddito di Cittadinanza
Bisogna oltretutto considerare che il Reddito di Cittadinanza non è un'erogazione di denaro contante liberamente spendibile: gli importi sono riconosciuti tramite una card dalla quale si possono compiere solo determinati tipi di acquisti.
Sul sito Internet ufficiale del Reddito di Cittadinanza, disponibile a questo link, si può visionare un elenco di tutte le spese non ammesse, spese ammesse sono invece quelle riguardanti i beni di prima necessità e, in generale, tutto ciò che si confà allo stile di vita di una persona che versa in condizioni di indigenza.
Il Reddito di Cittadinanza può dunque essere speso per fare la spesa, anche con servizi di supermercato online con prenotazione telematica e acquisto in negozio quale quello proposto da CoopShop, per acquistare oggetti per l'igiene della persona e della casa, abbigliamento e quant'altro sia necessario per condurre una vita dignitosa.