“Là in alto c’è un edificio in pietra!” Chissà quanti automobilisti, percorrendo l’autostrada che da Domodossola va verso Milano, hanno esclamato questa frase, indicando un punto tra gli alberi, poco prima della galleria “le cave” di Baveno.
Quell’edificio altro non è che la torraccia medievale di Feriolo. La Torraccia faceva parte di un triangolo di fortilizi che, con Suna e Mergozzo, dominavano il Montorfano e l’ingresso alla Piana del Toce, un tempo importante nodo di comunicazione.
Il breve itinerario che conduce alla Torraccia di Feriolo ha inizio dal lungolago, dove un cartello racconta del disastro avvenuto il 15 marzo 1867. “La Voce”, il giornale locale, riporta che le acque del Lago Maggiore hanno inghiottito alcune abitazioni, un tratto di strada e alcuni abitanti di Feriolo.
Il percorso prosegue poi in salita lungo la mulattiera lastricata che porta alla torre di avvistamento, realizzata in granito bianco e rosa, che raggiunge i 9 mt di altezza.