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Attualità | 15 settembre 2020, 16:40

Michele Ragno presidente della Fondazione Novara Sviluppo

Annunciate anche diverse radicali modifiche allo statuto vigente

Michele Ragno presidente della Fondazione Novara Sviluppo

Michele Ragno, medico cardiologo in forza all’Asl, già consigliere comunale e provinciale, è il nuovo presidente della Fondazione Novara Sviluppo. Lo ha presentato questa mattina a Palazzo Natta il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti.

Una nomina, quella di Ragno, ampiamente annunciata: il neopresidente è da mesi l’uomo scelto da Fratelli d’Italia per portare avanti l’attività di una fondazione che, come ha ricordato a margine della conferenza stampa lo stesso Binatti, ha grandi potenzialità. Nel nuovo consiglio di amministrazione, così come prevede una norma statutaria a suo tempo ampiamente discussa, rimangono in carica due componenti del consiglio uscente, nel caso di specie l’ex presidente Giovanni Rizzo (nominato sette anni fa da Forza Italia ed oggi passato a Fratelli d’Italia) e il suo vice Roberto Franzo, che era stato nominato in quota Pd. Nel consiglio c’è una ulteriore conferma, quella di Antonio Piciaccia, esponente di Forza Italia, mentre la Lega, un po’ a sorpresa, ha scelto Rossella Marzi, fino a poco tempo fa responsabile della struttura complessa di terapia del dolore dell’Ospedale di Novara.

La Fondazione ospita nella propria sede da anni i corsi di laurea di alcune Facoltà scientifiche dell’Università del Piemonte Orientale oltre a una quindicina di aziende e una ventina di start-up dedite alla ricerca, e ha sviluppato negli ultimi anni una ricca attività di divulgazione scientifica diretta in modo particolare alle scuole.

Il presidente Binatti ha spiegato che uno dei primi compiti del nuovo CdA sarà quello di dare attuazione ad una serie di modifiche dello statuto, tra cui proprio la discussa norma, introdotta al tempo della presidenza Sozzani, che prevede la conferma automatica di due consiglieri uscenti. Le altre modifiche, indicate in un atto di indirizzo che Binatti ha voluto firmare insieme alle nuove nomine, riguardano la durata del mandato, da riduiree da 7 a 4 anni e il potere di modifica statutaria, che tornerà in capo all’ente provincia.

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