Alle 18 di questo 16 luglio la protagonista dei Giovedì letterari on line sarà Denza, il personaggio autobiografico protagonista di ‘Un matrimonio in provincia’ scritto dalla Marchesa Colombi.
Interverrà Silvia Benatti con spezzoni del film Rai ambientato a Novara.
Il nuovo “personaggio di carta” novarese protagonista dei Giovedì letterari in biblioteca on line di questo giovedì 16 luglio è la Denza protagonista del romanzo Un matrimonio in provincia della Marchesa Colombi presentato dalla professoressa Silvia Benatti, biografa e studiosa della scrittrice, con letture e visione di spezzoni del film Rai ambientato a Novara.
L’appuntamento è sui canali Facebook della Biblioteca Civica Negroni e del Centro Novarese di Studi Letterari per raccontare un personaggio moderno e ironico nella Novara dell’800 che colpì anche Italo Calvino tanto da fargli scrivere: «è il suo modo di raccontare che prende, il suo piglio dimesso ma sempre concreto e corposo, con un fondo di sottile ironia: quell’ironia su se stessi che è l’essenza dello humour». Celebre l’attacco del romanzo.
«È difficile immaginare una gioventù più monotona, più squallida, più destituita d’ogni gioia della mia. Ripensandoci, dopo tanti e tanti anni, risento ancora l’immensa uggia di quella calma morta, che durava, durava inalterabile, tutto il lungo periodo di tempo, da cui erano separati i pochissimi avvenimenti della nostra famiglia…» Come ha scritto Giuliana Morandini nella più recente edizione di un matrimonio in provincia presso Interlinea: «Su queste figure di giovani come Denza si posa un’attenzione commossa: sono emarginate, non tanto dagli eventi della storia (come lo è la manzoniana Lucia), bensì da una condizione quotidiana senza luce, neppure sfiorata dalla storia. Contadine povere, confinate in un orizzonte chiuso. E a loro si apparentano altre donne, forse meno immerse nella miseria ma egualmente colpite nei sentimenti, nella gioia di vivere». La Marchesa Colombi (Novara 1840 – Milano 1920) è lo pseudonimo letterario di Maria Antonietta Torriani. Sposò Eugenio Torelli Violler, fondatore e primo direttore del “Corriere della Sera”.
Fu lei stessa giornalista e assidua frequentatrice degli ambienti letterari. Prediligendo tematiche care al verismo affrontate talvolta con la vena ironica tipica della linea lombarda, nella sua opera si sofferma su problematiche sollevate dalla nascente questione femminile.
Tra i romanzi più noti si citano In risaia (Treves, 1878) e Un matrimonio in provincia (Galli, 1885). Autrice anche di numerose raccolte di novelle, tra cui Racconti di Natale (1878) o Cara speranza (1896), la marchesa Colombi scrive, inoltre, un piccolo galateo, La gente per bene (1877) e il saggio Della letteratura nell’educazione femminile (1871). Una parte della sua opera è dedicata anche alla letteratura per l’infanzia: I più cari bambini del mondo (1882), I bambini per bene a casa e a scuola (1884), I ragazzi d’una volta e i ragazzi d’adesso (1888) e Il piccolo eroe (1890).