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Novara | 04 maggio 2020, 19:29

Partita a Novara la “biobanca” dell’Upo per la ricerca sul covid 19

Partita a Novara la “biobanca” dell’Upo per la ricerca sul covid 19

Da metà aprile è diventata operativa la Biobanca dell’Università del Piemonte Orientale, una struttura pensata per raccogliere e conservare i campioni biologici relativi ai pazienti affetti da Coronavirus provenienti da diverse strutture ospedaliere del quadrante EST del Piemonte. La Biobanca UPO è una delle risposte dell’Università del Piemonte Orientale per andare incontro all’esigenza concreta di avere a disposizione campioni biologici raccolti secondo criteri stabiliti e accompagnati da dati clinici, necessari per avviare progetti di ricerca collaborativi a livello nazionale e internazionale.

I campioni biologici e i dati raccolti depositati nella Biobanca UPO saranno messi a disposizione dei ricercatori che vorranno avviare progetti di studio per comprendere come si sviluppa la malattia e per sviluppare strategie diagnostiche e terapeutiche efficaci.

La Biobanca UPO attualmente già operativa presso i Laboratori di Ricerca della Scuola di Medicina di Novara, sarà presto dotata di un ampio spazio presso il Centro di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche (CAAD). La struttura sarà organizzata in un laboratorio per il processamento del materiale biologico e un locale, con annessa area tecnica, dedicato a ospitare fino a 12 contenitori a bassissima temoeratura che potranno contenere fino ad un milione di campioni.

La Biobanca UPO sarà impegnata, oltre che sul fronte della ricerca sul Covid 19 anche su due progetti di eccellenza sugli stili di vita e i fattori di rischio nei processi di invecchiamento.

ECV

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