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Novara | 13 febbraio 2020, 12:10

Passio, presentato il programma: “Fra cielo e terra. Città dell’Uomo, città di Dio” è il tema dell'edizione 2020

Arte, musica, cultura e spiritualità in Diocesi di Novara, dal 26 febbraio al 19 aprile

Passio, presentato il programma: “Fra cielo e terra. Città dell’Uomo, città di Dio” è il tema dell'edizione 2020

Si è tenuta ieri mattina in vescovado a Novara la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2020 di “Passio. Cultura e arte attorno al mistero pasquale”. Un itinerario attraverso la Quaresima sino a Pasqua, che si snoderà in 190 appuntamenti sul territorio diocesano a partire dal 26 febbraio sino al 19 aprile. Titolo di quest’anno, «Fra cielo e terra. Città dell’Uomo, città di Dio», ispirato al De Civitate Dei uno delle più note opere di sant’Agostino.

A condurre l’incontro il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla con il presidente del comitato Passio don Silvio Barbaglia, il vicepresidente vicario Stefano Ferrari e il segretario organizzativo Riccardo Dellupi.

Alla conferenza presenti anche Rita Piermatti, prefetto di Novara, Alessandro Canelli, sindaco del capoluogo, Ivan De Grandis, consigliere provinciale, Franco Zanetta presidente fondazione BpN per il territorio e Gianluca Vacchini, segretario generale della Fondazione Comunità del Novarese.

GLI INTERVENTI ALLA PRESENTAZIONE

Mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara: «Sant’Agostino ha introdotto la bella immagine delle due città: la città dell’Uomo fondata sull’amor sui (l’amore di sé), la città di Dio animata dall’amor Dei (l’amore di Dio). Sono due modi di essere nel mondo che lottano e crescono insieme l’uno con l’altro. In questo sta la bellezza della città: essa custodisce il bisogno di vita degli uomini, ma deve aprirsi all’alto che illumina la vita formicolante sulla faccia della terra. L’amore di sé, la promozione della vita, del lavoro dell’uomo, dei buoni legami, della prossimità accogliente vanno vissute come forme dell’amor sui, ma per essere spazio di autentica socialità hanno bisogno dell’amore di Dio, della fonte zampillante di carità, di misericordia, di perdono, di comunione, di tutte le forme dell’amor Dei».

Don Silvio Barbaglia, presidente del Comitato Passio: «Passio 2020 sarà l’occasione per esplorare la città per sondarne i lati virtuosi e i lati problematici, e dare voce alla ricerca di senso e alla domanda di salvezza che da essa salgono verso un “oltre”, cui la tradizione cristiana ha dato il nome di cielo e di Dio».

Ivan De Grandis, consigliere della Provincia di Novara: «L’opera di Memlig è rappresentativa della stretta interconnessione tipica della società italiana. Sono contento che il progetto Passio, quest’anno proporrà a tutti una riflessione su queste due dimensioni».

Alessandro Canelli Sindaco di Novara: «Riflettere sul tema della città di Dio e della città dell’Uomo, ci dice come sia la città il vero spazio della vita sociale: passano i governi e nella storia cambiano addirittura le forme dello Stato. Ma le città restano. Con Passio, nella città, cammineremo insieme, società civile e comunità cristiana».

Franco Zanetta presidente fondazione BpN per il territorio: «La fondazione ha come vocazione l’impegno a favore del territorio ed è lieta di appoggiare un progetto che, proprio con una serie di eventi sul nostro territorio, riflette su un tema di grande importanza per la vita sociale».

Gianluca Vacchini, Segretario Generale della Fondazione Comunità Novarese: «Abbiamo scelto di sostenere l’edizione 2020 di “Passio” non solo per la portata culturale dell’evento, ma anche per il tema specifico di quest’anno che ben si sposa con la nostra “mission”. Aggiungo, inoltre, che “Passio” chiama in causa l’intero tessuto diocesano con le parrocchie, le associazioni e i movimenti ecclesiali ma anche l’Università e le istituzioni culturali che, da sempre, partecipano con entusiasmo. Per noi è anche molto significativo il fatto che partecipino oltre 200 volontari; a testimonianza di un importante impegno sociale che non possiamo che apprezzare notevolmente».

PASSIO 2020: PROGRAMMA, APPUNTAMENTI E FISIONOMIA DEL PERCORSO

L’apertura il mercoledì delle Ceneri

Passio 2020 si aprirà a Novara il 26 febbraio – mercoledì delle Ceneri –, alle ore 17, con un evento simbolico che sottolinea il legame tra la città dell’Uomo e la città di Dio. Le composizioni floreali, offerte dall’amministrazione comunale alla Chiesa novarese il 22 gennaio durante la Patronale, saranno eccezionalmente deposte dal lampadario-fioriera della basilica di san Gaudenzio e portate in corteo con la partecipazione del Vescovo, del Sindaco e delle autorità civili fino in piazza Duomo.

Qui sarà inaugurata la maxi-immagine in alta definizione dell’opera “Passione di Cristo”, del pittore fiammingo Hans Memling, realizzata da FattoreArte e offerta alla contemplazione del pubblico fino al 19 aprile. I fedeli si recheranno quindi all’interno del Duomo, dove il Vescovo alle ore 18 presiederà la celebrazione eucaristica con l’imposizione delle Ceneri. Le composizioni floreali saranno trasportate all’interno del Duomo, dove resteranno esposte per l’intera Quaresima.

I Quaresimali della Cattedrale

A ritmare il calendario verso la Pasqua saranno i quattro Quaresimali della Cattedrale: appuntamenti di riflessione e preghiera, che in quattro venerdì (6, 13, 20 e 27 marzo) saranno dedicati a quattro città simbolo – Gerusalemme, Roma, Assisi e Istanbul – che il giornalista Fulvio Scaglione, lo storico Franco Cardini, l’economista Stefano Zamagni, e il domenicano padre Claudio Monge esploreranno per rintracciarvi potenzialità e provocazioni per vita, cultura e fede della Chiesa e della società contemporanea. Presieduti da mons. Franco Giulio Brambilla, questi incontri di catechesi saranno trasmessi in diretta streaming a 25 sale parrocchiali, riunite idealmente intorno al Vescovo in rappresentanza dell’intera comunità ecclesiale diocesana.

La città dell’invisibile

Ricominciare, curare, accogliere, educare, contemplare. Le azioni quotidiane di una città capace di “prendersi cura” sono esplorate in un ciclo di cinque incontri pubblici dal titolo “La città dell’invisibile. Spazi di bellezza tra le pieghe dell’umano”, che dà voce a protagonisti impegnati in ambito pubblico, privato-sociale e di volontariato. Gli incontri – condotti a turno dai giornalisti Simona Arrigoni, Federica Mingozzi, Paolo Usellini e Massimo Donaddio – si svolgono a Novara alle ore 21 in luoghi della città emblematici per l’impegno sociale e per la cura dell’altro, iniziando domenica 1° marzo all’Arengo del Broletto con “Ricominciare. Dal carcere e dalle dipendenze, verso una nuova vita”, con Rosalia Marino (direttrice della Casa Circondariale di Novara) e Yari Negri (presidente di ASSA S.p.A.), don Dino Campiotti (fondatore di casa Shalom - accoglienza malati AIDS, Ponzana di Casalino) e Caterina Raimondi (esperta di nuove dipendenze e referente Ambulatorio Gap D.P.D. ASL NO sede di Trecate). Domenica 8 marzo nell’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore della Carità si parla di “Curare. Compagni di viaggio tra salute e malattia” con Cristina Feri (psichiatra responsabile del Centro di Salute Mentale – Centro Diurno di Novara), Silvia Tripodina (IdeaInsieme Onlus per le Cure Palliative), Kosmè De Maria (presidente associazione Neo-n ODV per i neonati a rischio) e accompagnamento musicale della band PpCP con la voce di Cristiano Longoni. Domenica 15 marzo presso la Caserma Passalacqua è a tema “Accogliere. Spazi aperti oltre ogni barriera” con Mario Metti (presidente dell’associazione Mamre di Borgomanero), Franco Caressa, (assessore alle Politiche Sociali del Comune di Novara), Maria Mattioli (pedagogista del Centro famiglie del Comune di Novara) e la partecipazione dell’Ensemble ArtEssenzialeDanza dei Servizi Sociali del Comune di Novara. Domenica 22 marzo al teatro dell’Istituto San Lorenzo è la volta di “Educare. Tesori nascosti cercansi” con Giampietro Pettenon (presidente Missioni don Bosco Onlus), Franco Ticozzi (preside dell’Istituto Tecnico Omar di Novara) e don Gianluigi Nava (educatore Scout), accompagnati dalla chitarra classica di Andrea Galletto. Chiude il ciclo domenica 29 marzo l’incontro “Contemplare. Mani teste al cielo, un dono per l’umanità” con madre Maria Grazia Girolimetto (abbadessa dell’Abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” dell’isola di San Giulio), padre Roberto Rossi Raccagni (Comunità francescana cappuccina di San Nazzaro), fra’ Raffaele Previato o.p. (Comunità domenicana di Agognate), con accompagnamento alla cetra di Maria Dina Bertotti e voce recitante di Katia Montebuglio.

Meditazioni artistiche in San Nazzaro

Musica, teatro, riflessione: la chiesa di San Nazzaro della Costa in Novara è luogo di eventi di arte e di parola, offerti a chi desidera “toccare il cielo” con i piedi ben piantati in città.

La serie di eventi, che si svolgono alle ore 21, è aperta dall’ensemble filoBarocco, un quartetto di giovani musicisti con strumenti originali, che propone giovedì 12 marzo lo spettacolo “Armonie fra cielo e terra. La musica canta la città”, rassegna di musiche sacre e profane tra il ‘500 e il ‘600. Sabato 14 marzo si esibirà il coro Erato, diretto da Franco Iorio, in “Cineconcerto. Il suono nelle immagini, la luce nella musica nelle grandi colonne sonore”. Martedì 17 marzo vede la rappresentazione dello spettacolo teatrale “Ci aspettano per ballare. Storie di profughi, Santi e martiri di oggi”, di e con Lorena Ranieri, regia di Daniele Bentivegna. Martedì 31 marzo Gianni Dal Bello, Anna Belfiore e Katia Montebuglio daranno vita a “Passio Dei, Passio Hominis. Meditazioni sulla Via Crucis con di Henry Matisse”, di don Pier Davide Guenzi. Martedì 7 aprile storia, fede e arte protagoniste con “Figuras scandalosas. Parole, immagini e suoni intorno al Giudizio universale. Presentazione storico-artistica in performance”, di e con Damiano Pomi, storico dell’arte, e Alice Salvoldi, attrice, accompagnati dal pianoforte di Mattia Zanetti. Infine, martedì 14 aprile, il programma è chiuso da un concerto di musiche in canto gregoriano, dal titolo “E vidi la Gerusalemme celeste. La città fra cielo e terra nel canto gregoriano”, eseguito dalla Schola Gregoriana Benedetto XVI, diretta da Simone Pedroni.

Passio in cifre: 190 eventi in Novara e diocesi

190 eventi in 54 giorni, realizzati a Novara (48 eventi) e nel resto della diocesi, nelle provincie di Novara, del VCO e di Vercelli (Valsesia). Sono allestite 4 mostre. Il progetto è organizzato dal “Comitato per il progetto Passio” grazie alla collaborazione di oltre 200 volontari.

Oltre agli eventi registrati nel pieghevole, sono stati attivati – a cura di ArteLab – laboratori artistico-esperienziali destinati a scuole materne, primarie e secondarie di primo grado e altri appuntamenti, aggiunti successivamente all’invio in stampa ma presenti sul sito Internet passionovara.it.

Patrocini e collaborazioni

Passio 2020 è realizzato in collaborazione con la Città di Novara e ha il patrocinio di:

Regione Piemonte; Province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli. Pontificium Consilium de Cultura; Pontificium Consilium de Nova Evangelizatione Promovenda.

Fonti di finanziamento

Il budget di spesa è di 60 mila euro, raccolti grazie al contributo della Diocesi di Novara, della Città di Novara, di fondazioni (Fondazione CRT, Fondazione Comunità Novarese Onlus, Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio) e della Ponti S.p.A (main sponsor). A questo si aggiunge un’iniziativa di “crowd funding”: «un euro o più…, vedi tu!» lo slogan con cui il pubblico partecipante agli eventi è invitato a offrire un contributo libero per sostenere le spese. Contribuiscono inoltre a Passio 2020 come sponsor tecnici: Impresa Arlunno Carlo s.r.l.; Studio di Ingegneria Piero Scandaluzzi e Giorgio Borrè; ICOS di Mauro Sigismondi.

Il sito per seguire le iniziative e il programma. È online il portale di Passio 2020, un sito per restare aggiornati sui luoghi, gli orari e contenuti di tutti gli eventi in programma. L’indirizzo è passionovara.it, raggiungibile anche dalla homepage del sito diocesano diocesinovara.it. Passio è presente anche su Facebook all’indirizzo facebook.com/passionovara/, e su Youtube all’indirizzo youtube.com/user/passionovara.


C.S.

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