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Eventi | 15 novembre 2019, 19:37

Citta’ della salute, la giunta regionale approva il disegno di legge. il Pd: “ora presto in aula”

Citta’ della salute, la giunta regionale approva il disegno di legge. il Pd: “ora presto in aula”

La giunta regionale ha dato via libera questa mattina al disegno di legge sulle garanzie della Regione per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara.

Il testo stabilisce che, sulla base del contratto di partenariato pubblico-privato che prevede il pagamento di un canone annuo, anche frazionato, a carico all’azienda sanitaria ospedaliera di Novara, la Giunta regionale è autorizzata a stanziare un importo pari al valore del canone che scade nell’esercizio, in modo da garantire la regolare esecuzione del contratto da parte dell’azienda stessa. Il valore annuo stanziato non può eccedere l’importo di 20 milioni di euro: attualmente è stimato in 18,5 milioni per 26 anni. A carico del bilancio della Regione non ci saranno oneri aggiuntivi, in quanto la copertura è garantita dalle risorse del Fondo sanitario indistinto assegnate annualmente.

Quasi in contemporanea al passaggio in giunta, particolarmente “sospirato” dopo gli infiniti colpi di scena e le tante indecisioni, una delegazione del gruppo consiliare del Partito Democratico a Palazzo Lascaris con il capogruppo Domenico Ravetti, Mauro Salizzoni, Vicepresidente del Consiglio Regionale, e Domenico Rossi, Vice Presidente della Commissione Sanità era a Novara in visita all’Ospedale Maggiore. A margine della visita, i consiglieri hanno commentato, con soddisfazione ed un pizzico di orgoglio-  gli ultimi sviluppi della vicenda che da decenni occupa la scena della vita amministrativa novarese.

«Siamo soddisfatti – hanno detto - che il lavoro del Gruppo del Partito Democratico degli ultimi mesi abbia contribuito a sbloccare la situazione di stallo sulla Città della Salute e della Scienza di Novara. Un’attività che ha aiutato la maggioranza di centro-destra a superare le evidenti divisioni interne, con l’assessore Icardi da un lato che ha messo più volte in discussione il PPP e Canelli e Cirio dall’altra che invece chiedevano un intervento più celere sul nuovo ospedale».

Un ruolo di stimolo, quello dell’opposizione, che ha toccato il vertice proprio in occasione dell’ultimo passaggio: il disegno di legge è stato approvato dalla giunta “solamente – ha detto Domenico Rossi -  poche ore dopo la presentazione del nostro emendamento al bilancio di assestamento per garantire le coperture come richiesto dal nucleo di valutazione del Ministero”. 

Un concetto che i consiglieri del Pd hanno ripetuto più volte è che la realizzazione della città della Salute di Novara non è argomento che interessi solo i novaresi, ma tutto il Piemonte.

 “Senza la Città della Salute e della Scienza di Novara – ha spiegato Salizzoni -  il quadrante nord est del Piemonte è destinato a rivolgersi alla vicina Lombardia: basta guardare a Rho dove, a soli venti minuti da Novara, sta nascendo lo Human Tecnopole e il nuovo Galeazzi. Con la realizzazione dell’hub novarese e il Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino, invece, il Piemonte si pone come interlocutore credibile e realtà all’avanguardia per costituire, proprio con il sistema lombardo, un distretto della scienza della vita di livello internazionale”.  

Il gruppo consiliare del Pd guarda ora ai prossimi passaggi, in particolare a quello dei tempi

“Ora è importante – ha detto il capogruppo Domenico Ravetti - che l’iter di approvazione in commissione e consiglio regionale venga al più presto programmato perché al momento non è stato calendarizzato dalla maggioranza. I tempi sono fondamentali perché sulla base della legge la Regione potrà chiedere il decreto di finanziamento al Ministero che dovrà erogarlo. E’ finito il tempo degli annunci e delle rassicurazioni, bisogna rimboccarsi le maniche e dimostrare che le cose si possono fare, come abbiamo fatto noi con l’emendamento al bilancio.”

Intanto l’approvazione del DDL suscita molto entusiasmo nei rappresentanti novaresi della maggioranza in Regione. Per l’assessore all’ambiente Matteo Marnati (Lega)  quella che stiamo vivendo «è la fase concreta di un percorso durato quasi 21 anni. La giunta ha fatto la promessa a Novara a settembre davanti a tutta la cittadinanza. La promessa é stata mantenuta. Ora manca l'approvazione del consiglio regionale e finalmente si potrà mettere la prima pietra». Il consigliere leghista Federico Perugini sottolinea come «l’impegno per una sanità efficiente e sostenibie sia tra i principali obiettivi di una regione. Finalmente con questo provvedimento il territorio novarese sale un gradino importante. Farò il mio dovere – aggiunge – come consigliere regionale e rappresentante di questo territorio. Soddosfatto anche l’altro consigliere leghista, Riccardo Lanzo, secondo il quale va rimarcato «l’ottimo lavoro di approfondimento svolto nel deliberare a soli cinque mesi dal nostro insediamento una proposta di questa importanza, che denota il vero cambio di passo prospettato dal nostro governo regionale e dalla Lega. Un ringraziamento particolare al presidente Cirio che ha mantenuto la promessa per Novara e al nostro sindaco Alessandro Canelli, in prima linea per la difesa un’opera epocale per la città».

E proprio il sindaco Canelli, nel pomeriggio, ha divulgato una sua dichiarazione a commento degli eventi.

“Sono soddisfatto perché l’incontro avuto il 31 ottobre con il governatore Cirio e con l’assessore Icardi ha dato i risultati sperati. Il Governatore si era preso l’impegno di portare entro pochi giorni la delibera della Città della Salute e della Scienza di Novara in Giunta, e così ha fatto. Lo ringrazio a nome di un territorio che da anni aspetta che si realizzi il nuovo ospedale, territorio che non può più attendere tentennamenti di alcun genere. Per questo motivo, auspico che nel più breve tempo possibile vengano calendarizzati la commissione competente e il conseguente consiglio regionale per l’approvazione della legge, ultimo step per il via libera definitivo alla pubblicazione del bando per la realizzazione dell’opera. Oltre che con la Regione, sono in costante contatto anche con il Ministero e con la direzione dell’ospedale per fare sì che non vi siano più intoppi nelle procedure necessarie finalizzate all’interesse del nostro territorio”.

ECV

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