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Novara | 01 ottobre 2019, 09:19

Gruppo Giovani Imprenditori di Cnvv: dal “conflitto” alla “negoziazione”, prosegue il percorso di formazione manageriale

Gruppo Giovani Imprenditori di Cnvv: dal “conflitto” alla “negoziazione”, prosegue il percorso di formazione manageriale

Saper conoscere sia i diversi tipi di conflitto sia le modalità attraverso le quali le persone affrontano e gestiscono l'evento conflittuale, per uscire “vincenti” da una dimensione relazionale tanto inevitabile quanto da considerare sempre e comunque come uno strumento di crescita e arricchimento: è stato questo il tema del secondo incontro del corso di formazione manageriale organizzato venerdì 27 settembre dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) in collaborazione con l’agenzia “T&D - Training & Development” per approfondire alcuni aspetti molto importanti nell’attività quotidiana di chi fa impresa.

Dopo avere ripreso alcuni temi del primo incontro sulla “conoscenza di sé”, Luca Xodo, psicologo clinico e trainer in ambito aziendale e universitario, ha accompagnato la classe in un percorso di analisi delle rappresentazioni e delle dinamiche relazionali dei conflitti, consentendo ai presenti di riflettere sulle modalità di gestione che ogni persona mette in gioco, a volte inconsapevolmente, sia nei contesti professionali sia nella vita privata. «Ci si è soffermati, ad esempio – spiega Margherita Negri, che all’interno del Gruppo Giovani Imprenditori di Cnvv ha la delega alla comunicazione – su come le persone “thinking” e quelle “feeling” percepiscano in maniera differente due concetti come “apprezzamento” e “riconoscimento”, facendo emergere come le prime analizzino in maniera oggettiva i singoli termini, mentre le seconde si soffermino su che cosa significa “per loro” quel termine, accentuando la dimensione soggettiva dei significati. Alla base del conflitto, comunque, esiste sempre una passione: ci si infervora, si discute o si entra in conflitto perché l'argomento oggetto del contendere appassiona entrambi e quindi si vorrebbe poter convincere la controparte che il nostro punto di vista è quello corretto. Non essendo possibile vivere in uno stato di conflitto costante è quindi necessario andare oltre: si deve imparare ad ascoltare e impegnarsi a riconoscere e a separare i contenuti dal contorno emotivo. Non ci si deve fare travolgere dalle emozioni, cercando di mantenere il rispetto per la controparte».

«Anche in questa occasione – aggiunge la presidente del Gruppo, Federica Zappone – abbiamo trovato spunti di analisi e di riflessione molto importanti, soprattutto per operare nella dimensione abituale delle piccole imprese, che è quella che caratterizza la maggior parte dei componenti la nostra classe. Nel prossimo incontro, in programma il 22 novembre 2019, cercheremo di capire come passare dalla sfera emotiva del conflitto a quella, più pragmatica e vantaggiosa, della “negoziazione”. Riprenderemo però sicuramente questi temi nel corso del 2020: insieme ad alcuni progetti di respiro internazionale, infatti, vogliamo approfondire il tema dell’intelligenza emotiva per proseguire in un percorso di crescita, umana e professionale, che riteniamo molto soddisfacente».


C.S.

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