Qualche problema di sovraffollamento, le difficoltà burocratiche e strutturali comuni a tutto il sistema penitenziario italiano, ma un importante sforzo nella direzione delle attività di risocializzazione per i detenuti. È questo in sintesi il bilancio della visita alla Casa Circondariale di Novara, compiuta nella giornata di ieri da una delegazione, composta da Roberto Giachetti, parlamentare del Partito democratico, da Roberto Casonato, esponente del Partito Radicale, dal garante cittadino dei detenuti, don Dino Campiotti, dall’avvocato Fabio Fazio del foro di Novara. L’iniziativa, promossa in tutta Italia dai radicali, aveva l’obiettivo di verificare le condizioni di detenzione della popolazione ristretta e sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato delle carceri italiane.
La delegazione, spiega una nota della Camera Penale novarese, «da un lato, ha potuto constatare lo stato di sovraffollamento di alcune celle, dove vengono ospitate fino a 6 persone e la inadeguatezza del sistema penitenziario (edilizia obsoleta, regole farraginose, pastoie burocratiche) a fronte di esigenze di sicurezza e recupero sociale sempre nuove; ma, dall’altro, ha potuto anche apprezzare le tante attività di risocializzazione (biblioteca, corsi scolastici, palestra e campo sportivo, lavori di pubblica utilità) che l’Istituto di pena novarese offre per il riscatto dei detenuti, pur nella cronica carenza di personale e fondi».
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