Clima da “primo giorno di scuola” oggi pomeriggio a Palazzo Lascaris per la seduta inaugurale della undicesima legislatura regionale: molta emozione, soprattutto per i “novizi”, sorrisi e strette di mano, inevitabile stuolo di fotografi per il primo appuntamento ufficiale dopo le elezioni del 26 maggio scorso, che hanno decretato l'elezione di Alberto Cirio alla presidenza della regione.
Esordio in aula anche per la pattuglia dei novaresi (mai cosi nutrita come in questo mandato con i tre leghisti Lanzo, Nicotra e Perugini, oltre all’assessore Marnati e con il piddino Rossi) e per l'unico rappresentante del Vco, Alberto Preionj anch'egli della Lega.
In tribuna, accanto al segretario regionale del Carroccio, Molinari, è arrivato anche il sindaco di Novara Alessandro Canelli
Entrando nell'aula consiliare il neo presidente ha salutato con una stretta di mano ed un abbraccio Sergio Chiamparino, suo predecessore alla guida del Piemonte. In apertura dei lavori la presidenza è stata assunta dal consigliere anziano Mauro Salizzoni che ha augurato al presidente Cirio "un proficuo lavoro con i consiglieri nell' interesse della popolazione del Piemonte".
Lunghissima la fase degli adempimenti procedurali: prima l’esame delle condizioni di eleggibilità degli eletti, le opzioni e le surroghe. E poi l'elezione dell'ufficio di presidenza. Tutto senza sorprese: il leghista torinese Stefano Allasia è stato eletto presidente dell’assemblea, mentre Mauro Salizzoni del Pd di Torino e Francesco Graglia di Forza Italia, cuneese sono stati eletti come vicepresidenti. Completano l'ufficio di presidenza i segretari Bertola (già candidato presidente del.M5S), Gavazza e Mosca.
Un po' di politica è arrivata con l’intervento del presidente eletto dell’assemblea regionale. Allasia ha toccato due temi, quello della semplificazione legislativa e, in particolare quello dell’autonomia regionale, sul quale ha annunciato la costituzione di una commissione speciale.
Poi l’intervento di Alberto Cirio, che, in ossequio ad una consolidata prassi, si è limitato ad un saluto e alla presentazione degli assessori, pur non rinunciando a qualche pennellata di contenuti, a cominciare dall’intenzione più volte ribadita di “proseguire le cose buone e innovare quelle che vanno cambiate”.
La seduta si chiude alle 17. La nuova legislatura regionale può cominciare.