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Novara | 21 maggio 2019, 11:51

Mercato Coperto di viale Dante: l'incontro con il sindaco non è bastato per sciogliere definitivamente il nodo delle tensioni che si annidano nella gestione

Mercato Coperto di viale Dante: l'incontro con il sindaco non è bastato per sciogliere definitivamente il nodo delle tensioni che si annidano nella gestione

Non è bastato l’incontro di ieri per sciogliere definitivamente il nodo delle tensioni che si annidano nella gestione del Mercato Coperto di viale Dante. Il faccia a faccia tra il sindaco e l’assessore Moscatelli da una parte e gli operatori commerciali dall’altra, caduto tra l’altro in un complicatissimo pomeriggio in cui Canelli ha dovuto affrontare l’emergenza della chiusura del cavalcavia di Porta Milano, lascia ancora indefiniti alcuni punti non secondari in una ipotesi di strategia per il rilancio della storica struttura commerciale. E i nodi sono quelli di sempre, riproposti con puntualità ad ogni cambio di amministrazione. Se i commercianti hanno incassato la promessa di una riduzione, a partire dal 2020, del canone di concessione (in sostanza il costo dell’affitto delle piazzole) che, sia pure ancora in via di definizione, dovrebbe scendere sotto la soglia dei 100 euro al metro quadrato, ancora non c’è alcuna decisione per quanto riguarda il tema degli orari. Anche questo è un argomento annoso: quando l’amministrazione di centrosinistra completò la ristrutturazione del mercato, pose con forza il tema del passaggio dai tre giorni di apertura all’apertura di sei giorni su sette, con un ampliamento dell’orario, oggi limitato alle 13,30. Una proposta sulla quale mai è stato possibile trovare un punto di mediazione tra i mercatali, tra i quali continuano a prevalere coloro che non vogliono modificare l’attuale situazione. Sul questo tema non è stato ancora una volta possibile chiudere un accordo condiviso, e sarà argomento di ulteriori approfondimenti. Per quanto riguarda l’altra richiesta avanzata dai commercianti, cioè quella di avere a disposizione un “referente” dell’amministrazione, una sorta di direttore operativo che possa essere sempre presente e fungere da raccordo degli operatori con gli uffici comunali, sembra confermata l’indiscrezione in base alla quale Canelli starebbe trattando l’ingaggio di un “riservista” dell’esercito.  

E.C.V.

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