L’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore ha ottenuto un finanziamento di 500.000 euro nell’ambito del bando regionale “Implementazione della biodiversità sul territorio della Regione Piemonte”, finanziato dal Programma Regionale Fesr 2021/2027 – Priorità II “Transizione ecologica e resilienza”.
Il progetto, presentato con successo a sportello, prevede interventi di sistemazione naturalistica e paesaggistica nei comuni di Albano Vercellese, Greggio, Oldenico e Villata (VC), all’interno dell’area protetta del Parco Naturale delle Lame del Sesia, classificata anche come Zona Speciale di Conservazione (Zsc) e Zona di Protezione Speciale (Zps) IT1120010 “Lame del Sesia e Isolone di Oldenico”.
L’investimento complessivo previsto ammonta a 504.705,79 euro, coperto quasi interamente dal contributo regionale e cofinanziato per la parte residua dall’Ente. I lavori si svilupperanno nell’arco di 36 mesi e rappresentano un intervento concreto a favore della conservazione della biodiversità e della valorizzazione ambientale e paesaggistica del territorio.
"Questo progetto è frutto di una chiara visione politica e amministrativa dell’Ente", spiega la commissaria Erika Vallera, già presidente dell’Ente di Gestione. «La celerità e l’efficienza nella predisposizione della domanda ci hanno permesso di intercettare risorse importanti per lo sviluppo sostenibile, promuovendo una reale transizione ecologica».
Monica Perroni, direttrice dell’Ente, sottolinea l’importanza della conservazione degli habitat e delle specie tutelate dalla Direttiva Habitat. «In particolare, con questo progetto favoriamo il ripopolamento del tritone, specie di interesse comunitario, e contrastiamo le specie alloctone», spiega.
I 500.000 euro a fondo perduto si aggiungono a precedenti finanziamenti ottenuti dall’Ente per oltre un milione di euro, destinati al Parco Burcina, al Parco del Ticino e a interventi di sistemazione idrogeologica a Dormelletto.
Vallera conclude: «La partecipazione ai bandi con progetti mirati su territori diversi consente di rispondere alle esigenze locali e di promuovere una visione condivisa della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile».