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Attualità | 03 agosto 2025, 07:45

Coldiretti Piemonte, dazi Usa: stangata da oltre 1 miliardo sul Made in Italy

Si alimenta l’italian sounding, ora dazi zero e sostegno alle imprese

Coldiretti Piemonte, dazi Usa: stangata da oltre 1 miliardo sul Made in Italy

L’introduzione di dazi al 15% da parte degli Stati Uniti sui prodotti agroalimentari italiani rischia di far perdere oltre 1 miliardo di euro al comparto, frenando una crescita costante che ha visto il cibo Made in Italy imporsi come sinonimo di qualità oltreoceano. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga, che mette in luce la vulnerabilità delle nostre filiere di fronte alla nuova politica commerciale americana.

Con un valore che nel 2024 ha sfiorato gli 8 miliardi di euro, gli Usa rappresentano il primo mercato extra-Ue per l’agroalimentare italiano. Per tutto il Piemonte, la quota di export agroalimentare verso gli USA è del 13% sul totale; una quota che nel 2024 risultava in crescita di oltre i 3,5% per un valore di oltre 4,1 miliardi di euro.

“La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, sta purtroppo dimostrando una profonda distanza dai reali bisogni dell’agricoltura europea e dai territori.  Dopo aver già colpito duramente il mondo agricolo con tagli senza precedenti alla Pac, oggi assistiamo all’ennesimo danno provocato da una gestione improvvisata e debole del negoziato commerciale con gli Stati Uniti. A pagare il prezzo di questa politica remissiva non sarà solo l’agricoltura, ma l’intero sistema produttivo europeo. Serve una reazione decisa per ottenere l’esclusione dei prodotti agroalimentari di eccellenza dalla lista dei dazi e garantire sostegno economico alle filiere più colpite e fa bene il nostro Governo a spingere perché si arrivi a questo per salvaguardare un comparto strategico come quello agricolo –spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Questo accordo penalizza proprio i prodotti simbolo del Made in Italy e del made in Piemonte, come il vino ed i formaggi, che hanno conquistato il consumatore statunitense grazie a qualità, tracciabilità e legame con il territorio. Il rischio è un calo delle vendite e un’impennata dell’italian sounding, con gravi danni per i nostri produttori e per l’immagine dell’agroalimentare italiano e a pagarne il prezzo saranno imprese, lavoratori e consumatori su entrambe le sponde dell’Atlantico”.

comunicato stampa a.f.

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