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Politica | 17 giugno 2025, 16:54

Via libera alla nuova area logistica in corso Vercelli, ma esplodono le polemiche sul consumo di suolo

Approvata dal Consiglio comunale la variante al piano regolatore: 180 mila metri quadri di capannoni, uffici e spazi commerciali. Dura opposizione della minoranza: “Novara perde la sua identità agricola”

Via libera alla nuova area logistica in corso Vercelli, ma esplodono le polemiche sul consumo di suolo

Il Consiglio comunale di Novara ha approvato una variante urbanistica che aprirà la strada alla costruzione di un nuovo polo logistico in corso Vercelli. Il progetto, promosso dalla società francese APRC, interesserà una vasta area di oltre mezzo milione di metri quadrati, con una superficie edificabile di circa 180 mila metri. La decisione, però, ha spaccato l’aula: la maggioranza ha votato compatta a favore, mentre le opposizioni hanno espresso un secco no, denunciando l’ennesimo colpo al territorio agricolo della città.

Tra i più critici, la consigliera del Partito Democratico Milù Allegra, che ha puntato il dito contro il continuo consumo di suolo: «È ora di fermare questa deriva – ha dichiarato – stiamo trasformando Novara da città del riso e del gorgonzola a capitale della logistica». Un’opinione condivisa anche dal collega di partito Rossano Pirovano.

A presentare i dettagli del progetto è stata l’assessora all’Urbanistica, Marzia Vicenzi: l’intervento prevede la costruzione di tre grandi blocchi industriali, per un totale di quattro magazzini alti 15 metri, una palazzina direzionale di quattro piani, due punti vendita e una maxi rotatoria da 50 metri di diametro. La struttura principale ospiterà la nuova sede di Comoli Ferrari, con uffici e uno showroom.

Sul piano ambientale, è prevista la realizzazione di 185 mila metri quadri tra parcheggi e verde pubblico. Di questi, circa 6 mila saranno monetizzati per una cifra pari a 232 mila euro. A ciò si aggiungono interventi di compensazione ambientale per un’estensione compresa tra i 75 e gli 80 mila metri, tra cui la creazione del nuovo parco dell’Agogna, nei pressi di viale Kennedy. La società investitrice, ha specificato Vicenzi, si impegnerà in opere di urbanizzazione per un valore di oltre 4,5 milioni di euro.

Nonostante le compensazioni, la minoranza ha continuato a criticare la mancanza di una visione strategica. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Mario Iacopino, ha sollevato dubbi sull’assenza di un piano organico per il verde urbano e i corridoi ecologici, chiedendo inoltre da tempo un osservatorio comunale che monitori i contratti di lavoro nel settore logistico.

Allegra ha aggiunto un ulteriore elemento di preoccupazione: «Nel sito è previsto anche un data center con un massimo di 40 occupati. Non è chiaro, però, quante persone lavoreranno in totale nei capannoni. E questo alimenta incertezza».

Il sindaco Alessandro Canelli ha replicato respingendo le critiche: «Con Amazon abbiamo già creato oltre mille contratti a tempo determinato. La disoccupazione è in netto calo e Novara, secondo il Sole 24 Ore, è oggi tra le città più ricche d’Italia». Canelli ha anche ricordato che l’area è da decenni destinata a scopi produttivi, fin dagli anni Ottanta: «Dopo questa variante chiuderemo davvero i rubinetti. Stiamo lavorando a un piano regolatore serio, dopo anni di chiacchiere inconcludenti».

Redazione

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