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Sanità | 10 novembre 2024, 19:00

Al via la campagna di immunizzazione per proteggere i neonati dalla bronchiolite

Somministrato gratuitamente un anticorpo monoclonale per ridurre i ricoveri: coinvolti i nati da luglio in poi e i più fragili sotto i 24 mesi

Al via la campagna di immunizzazione per proteggere i neonati dalla bronchiolite

Il Piemonte avvia la campagna di immunizzazione contro la bronchiolite, somministrando a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab, in grado di prevenire fino al 90% dei ricoveri legati al virus respiratorio sinciziale (RSV). La misura si inserisce in un piano nazionale che mira a proteggere i bambini più vulnerabili, dopo che nel 2023 si sono registrati in Italia circa 15.000 ricoveri per bronchiolite, di cui 3.000 in terapia intensiva e 16 decessi.

Grazie a un finanziamento di 50 milioni di euro dal Ministero della Salute, la somministrazione è gratuita e riguarda i neonati a partire da novembre, oltre ai bambini nati nei 100 giorni precedenti (da fine luglio). In Piemonte, così come in Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna, la campagna è già partita e prevede un’unica iniezione intramuscolare da effettuare al momento della nascita o durante i primi mesi di vita. La somministrazione avviene in ospedale, preferibilmente entro le prime 48 ore di vita, ma per i neonati già a casa verrà organizzato un richiamo presso i pediatri di famiglia o i centri vaccinali.

"L’obiettivo è proteggere i più piccoli con una sola dose efficace per tutto il periodo invernale, quando il virus circola maggiormente", afferma Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia. L’anticorpo, già sperimentato con successo in Spagna e in altri Paesi europei, agisce rapidamente, garantendo protezione dopo soli tre giorni dalla somministrazione.

Oltre ai neonati, il piano piemontese include i bambini più fragili fino a 24 mesi, con la possibilità di estendere la copertura a tutti i piccoli nati nel 2024, in base all’andamento della campagna. L’accesso gratuito al farmaco, inizialmente riservato alle Regioni con conti in regola, è stato reso universale per evitare disparità tra le diverse aree del Paese.

a.f.

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