Sei gol, due rigori più uno reclamato dai padroni di casa, un'espulsione (Montagnese, Piedimulera), una traversa, nove minuti di recupero. C’è di tutto in Piedimulera-Quaronese, finita 3 a 3. Coi i padroni di casa a lungo in difficoltà contro una Quaronese concreta.
Il risultato finale è giusto. Gli ospiti hanno saputo ‘’contenere’’ il Piedimulera, apparso a volte fragile nel concretizzare le giocate e poco preciso nelle uscite dalla sua metàcampo.
Partita che appare equilibrata per 20-25 minuti con due occasioni per parte, ma i padroni di casa trovano difficoltà nel costruire gioco e commettono alcuni errori. Il vantaggio di 2 a 0 della Quaronese (autorete di De Tommasi su angolo e il gol di Medana) risveglia però gli ossolani nella ripresa. I gialloblu rientrano in partita con il gol di Inguscio e raggiungono il pareggiato grazie a Vadalà, da poco entrato in campo.
Tutto fatto? Macché! Perché negli ultimi minuti Marcello Andrea Vendramin di Novara concede due rigori. Mani in area dei padroni di casa e rigore pro Quaronese, trasformato da Medana. Il 3 a 2 a poco dalla fine parrebbe una sentenza. Macchè! Nove minuti di recupero (ci stavano tutti) e rigore, contestato dagli ospiti, per un fallo su Lavelli in uscita dall’area. Quindi il pari dal dischetto realizzato da Inguscio.
''Abbiamo fatto una partita altalenate – ammette Marco Poma, tecnico dei gialloblu - . Sapevo che la Quaronese poteva metterci in difficoltà perché è una quadra che gioca anche bene. Forse noi abbiamo preso la partita con un po' di sufficienza e abbiamo sofferto mentalmente la prima parte della gara. Poi però c'è stata la reazione che mi aspettavo dai miei giocatori. Sullo 0 a 2 ci siamo dimostrati squadra alla quale faccio i complimenti perché non abbiamo mai mollato. Anche quando abbiamo preso il 2-3 che poteva ucciderci, siamo riusciti a pareggiarla, quando anche eravamo in inferiorità numerica. La partita di oggi ci deve insegnare che saranno tutte così''.