Un momento di riflessione della espressione più antica e radicata della filantropia in Italia, quella delle Fondazioni di Famiglia, anche alla luce delle recenti innovazioni normative che hanno portato una parte di esse a iscriversi al Registro Unico del Terzo Settore, e a una collaborazione più strutturata con il mondo dell’associazionismo, delle imprese sociali e con altri attori della società civile.
Il 12 settembre si terrà, nel Complesso monumentale del Broletto di Novara, il Simposio delle Fondazioni di Famiglia 2024, organizzato da Assifero, associazione delle fondazioni e degli enti filantropici italiani, e ospitato dalla Fondazione De Agostini, presieduta dalla Vicepresidente di Assifero Chiara Boroli.
Oltre 70 fondazioni aderenti ad Assifero si confronteranno a Novara sul valore della filantropia di famiglia nel settore, e la sfida del passaggio generazionale all’interno delle governance. Punto di forza, la pratica della filantropia di famiglia nel tenere unite le diverse generazioni intorno a valori condivisi, consentendo loro di contribuire, anche in modo diverso, a orizzonti e obiettivi di impatto comune.
Nel panorama delle Fondazioni di Famiglia, Assifero valorizzerà a Novara una categoria specifica, peculiare al contesto italiano: le fondazioni di famiglia imprenditoriale. Si tratta di tutte quelle realtà fondate da individui con un presente o passato imprenditoriale che, nonostante contribuiscano con capitale proprio alla fondazione, fanno leva sulle risorse e si intersecano con l’impresa di riferimento.
Al centro della conversazione, anche l’importanza del consolidare organizzazioni istituzionalizzate e professionalizzate, con competenze specifiche e staff dedicato specializzato: elemento che Assifero vede rafforzarsi negli ultimi anni, considerando che la filantropia istituzionale di famiglia italiana è ancora molto giovane rispetto ad altri Paesi.
La Fondazione De Agostini, che ospita a Novara il Simposio delle Fondazione di Famiglia 2024, opera in quattro ambiti principali: disabilità, educazione e formazione, inclusione sociale e emergenze, realizzando progetti che possano essere scalabili e replicabili in ambiti e località diverse. Tra questi “Compiti@casa”, per supportare nello studio gli adolescenti, “Il libro come cura” per aiutare i bambini ad esprimere le loro emozioni attraverso la lettura, “Museo per tutti” per rendere fruibili i luoghi d’arte anche alle persone con disabilità intellettiva e il progetto “Sentiamoci”, un servizio di sostegno psicologico dedicato ai ragazzi delle scuole superiori.