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Economia | 08 settembre 2024, 08:00

Nocciole, l'allarme di Confagricoltura Piemonte: "Negli ultimi tre anni perso il 50% del raccolto"

Il presidente Enrico Allasia: "La produzione ormai non copre i costi di produzione"

Nocciole, l'allarme di Confagricoltura Piemonte: "Negli ultimi tre anni perso il 50% del raccolto"

Nocciole, l'allarme di Confagricoltura Piemonte: "Negli ultimi tre anni perso il 50% del raccolto"

Necessità di intervenire in tempi rapidissimi con un piano strategico articolato, che possa garantire la sopravvivenza delle imprese, individuando interventi prioritari da attuare subito e nel medio lungo periodo, oltre all’apertura di un “tavolo di comparto” quale occasione di analisi e confronto del settore corilicolo piemontese: è quanto Confagricoltura Piemonte ha chiesto in una lettera inviata oggi all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte e al Presidente Cirio.

 

I timori del presidente Allasia

La coltivazione della nocciola piemontese manifesta le conseguenze del cambiamento climatico che ha caratterizzato, in modo particolare, le stagioni più recenti. Negli ultimi tre anni, infatti, le rese non sono state all’altezza delle aspettative, compromettendo la sostenibilità economica delle imprese con il rischio di mettere in seria difficoltà l’intero comparto“ ha evidenziato il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia.

La siccità estrema e il mancato soddisfacimento del fabbisogno in freddo nel periodo invernale, unitamente alle abbondanti precipitazioni primaverili, che hanno contribuito ad accentuare i fenomeni di stress, amplificando così la cascola fisiologica e l’insorgere di alcune fitopatie, come la citospora, che normalmente colpisce i noccioleti più datati, ma nell’ultimo periodo, ha fatto registrare danni ingenti anche sulle piante più giovani, hanno compromesso il processo di impollinazione e crescita delle piante, danneggiando gravemente le produzioni. È stimata una perdita fino al 50% sul raccolto che porterebbe così alcune aziende dolciarie a rivolgersi altrove per soddisfare le esigenze di mercato.

 

Perso fino al 50% del raccolto

Desideriamo tutelare la filiera locale piemontese della nocciola e per questo, come per altre produzioni sinonimo di eccellenza dei nostri territori, abbiamo chiesto alla Regione di attivare misure strategiche, utilizzando i fondi del PSP, a sostegno delle imprese agricole per favorire, ad esempio, il rinnovo del parco noccioleti attraverso l’espianto e il reimpianto, prevedendo sostegni per il mancato reddito e la realizzazione di impianti di irrigazione” rimarca Allasia.

Confagricoltura Piemonte ha sottolineato, poi, quanto il prezzo di mercato, variabile dai 320 ai 420 euro/quintale, battuto alla Fiera di Castagnole delle Lanze, non sia sufficiente a ripagare le spese sostenute per la produzione e i rischi affrontati.

E’ necessario investire nella ricerca scientifica, per lo sviluppo di varietà e cloni adatti a fronteggiare lo scenario dei nuovi cambiamenti climatici e capaci di contrastare le problematiche fitosanitarie tipiche della coltura, nonché adottare nuove tecnologie implementando strategie innovative per favorire pratiche agronomiche più sostenibili” conclude il presidente Allasia.

comunicato stampa

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