Domenica 28 luglio, dopo la cancellazione causa meteo nella programmata data di giugno, per la prima volta la Sacra Rappresentazione di Romagnano Sesia detta del Venerdì Santo è stata messa in scena al Sacro Monte Calvario di Domodossola; i figuranti hanno interpretato undici quadri della Passione di Cristo, in un percorso itinerante tra le cappelle del Sacro Monte e i ruderi del Castello di Mattarella.
Commenta Francesca Giordano, presidente dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti: "Una cornice straordinaria ha accolto una delle rappresentazioni sacre più importanti non solo del nostro territorio ma a livello nazionale. Una collaborazione nata due anni fa e che intendiamo mantenere in futuro, per dare risalto agli aspetti religiosi, culturali e tradizionali che l’ente di gestione è chiamato a valorizzare sui siti Unesco che tutela per conto della Regione".
Così il presidente del Comitato Pro Venerdì Santo, Paolo Arienta; "Per il Comitato che rappresento è stato un onore organizzare questa giornata in collaborazione con l’Ente Gestione dei Sacri Monti e con l’Istituto della Carità dei Padri Rosminiani nella persona di don Gianni Picenardi che sin da subito si è dimostrato entusiasta. Realizzare la rappresentazione della Passione di Cristo in un contesto naturale così suggestivo, luogo di culto e riflessione è stato per noi motivo di orgoglio e di stimolo. Un ringraziamento va a tutti coloro, Comitato ed attori, che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. L’impegno e la disponibilità di circa settanta volontari che si sono recati a Domodossola per garantire l’ottima riuscita della manifestazione è un ulteriore motivo di soddisfazione e auspicio che una tradizione secolare come quella di Romagnano possa trovare sempre continuità e nuovi stimoli".
Il Rettore del Sacro Monte di Domodossola, don Gianni Picenardi: "È tanta la gratitudine mia e dei Padri Rosminiani al Comitato pro Venerdì Santo di Romagnano Sesia e all’Ente Gestione dei Sacri Monti per aver organizzato questa sacra rappresentazione qui al Sacro Monte Calvario. Ma anche agli attori e a tutto il personale va il plauso per la loro professionalità per la fedeltà ai testi evangelici, per la viva, coraggiosa e strenua resistenza nonostante il caldo (più di 33 gradi!). Più volte ho notato l’evidente commozione degli spettatori nei momenti più forti del dramma della passione di Cristo. Tutte a dir poco suggestive le scene rappresentate, particolarmente quelle dell’Ultima Cena, della Crocefissione Morte e Deposizione di Gesù. Il contesto del paesaggio ha reso ancor più vivo il tutto; osservando poi le fotografie sembrava veramente di vedere gli stessi luoghi di Terra Santa. Unico neo il caldo e la data ormai di ferie estive che non ha permesso di avere una consistente presenza di persone, anche se da una stima approssimativa la partecipazione ha visto più di duecento persone. Da ciò mi viene di lanciare una proposta: pensare a ripetere questa Sacra Rappresentazione in un tempo più conveniente come potrebbe essere agli inizi del mese di maggio (il tre maggio è la festa del ritrovamento della Santa Croce a cui è dedicato proprio il nostro Santuario del SS. Crocifisso) e nella serata, quando la spettacolare illuminazione del Sacro Monte Calvario rende ancora più coinvolgente l’avvenimento. Certo i costi saranno maggiori, ma l’indire una sottoscrizione popolare insieme ai contributi dei vari enti, potrà coprire la spesa".