La Parrocchia di Soriso, con il sostegno della Fondazione Comunità Novarese e della Fondazione CRT, e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, ha intrapreso un progetto di restauro pionieristico della tela del “Martirio di San Giacomo” di Tarquinio Grassi, datata 1730. Questo intervento, dal costo di circa 51.000 euro, utilizza una tecnica innovativa basata sull’uso di batteri specifici per recuperare l'opera oggi compromessa.
A causa dell'invecchiamento dei materiali, la rimozione della velina con metodi tradizionali si è rivelata estremamente difficoltosa. Dopo vari tentativi infruttuosi, la Soprintendenza ha suggerito una tecnica innovativa, frutto di collaborazioni con l’ENEA: l'uso di batteri e prodotti bio-based.
Questa tecnologia permette una rimozione selettiva rispettosa dell’opera d’arte. I batteri utilizzati possono "mangiare" specifiche sostanze, permettendo una pulizia mirata senza danneggiare il materiale originario. I ricercatori scelgono i batteri adatti, li coltivano e preparano impacchi di cellule microbiche che i restauratori applicano sulla superficie dell'opera.