L’8 e il 9 giugno i cittadini piemontesi sono chiamati alle urne per l’elezione del nuovo presidente e della giunta regionale per il Piemonte (nella stessa tornata si vota anche per le europee e, in numerosi comuni, per le amministrative).
I seggi elettorali sono aperti sabato 8 giugno dalle 15.00 alle 23.00 e domenica 9 giugno dalle 7.00 alle 23.00. Per votare bisogna aver compiuto 18 anni, essere cittadini italiani o dell’Unione Europea con residenza legale in Italia, oppure cittadini italiani residenti all’estero. È necessario recarsi nella sezione elettorale a cui si è iscritti portando con sé la tessera elettorale, un documento di identità ed eventuali altri documenti necessari (come, ad esempio, i certificati medici per persone con disabilità o l’attestazione per i fuori sede).
Gli elettori piemontesi riceveranno una scheda verde, che reca i nomi dei cinque candidati alla presidenza della regione accanto al simbolo della propria lista e delle liste collegate. Le modalità di voto sono diverse. Innanzitutto, l’elettore può votare solo il candidato presidente, con una X sul nome o sul simbolo della lista regionale; in questo caso, il voto non si estende alle liste collegate.
L’elettore può anche esprimere un massimo di due preferenze, scrivendo nelle righe accanto al simbolo della lista prescelta il nome o i nomi dei candidati. Nel caso di due preferenze, è obbligatorio scegliere due candidati di sesso diverso; se si scrivono i nomi di due uomini o di due donne, il secondo voto viene annullato.
È possibile anche votare sia per un candidato presidente e la sua lista regionale che per una lista circoscrizionale. In questo caso andranno fatte due X, una sul nome del candidato presidente (o sulla sua lista regionale) e una sul simbolo della lista circoscrizionale.
Infine, per le elezioni regionali è possibile ricorrere al voto disgiunto. In questo caso, l’elettore può votare per un candidato presidente, con una X sul nome o sul simbolo, e per una lista che non lo sostiene. Anche se si sceglie il voto disgiunto è possibile esprimere un massimo di due preferenze, sempre rispettando la rappresentanza di genere.