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Regione | 17 giugno 2023, 09:30

Regione Piemonte, l'Assessore Tronzano spiega il PRAE

Tronzano: “Il Piano Regionale Attività Estrattive é uno strumento di programmazione territoriale per il settore che non ha precedenti in Piemonte”

Regione Piemonte, l'Assessore Tronzano spiega il PRAE

Il PRAE è uno strumento di programmazione territoriale per il settore estrattivo che non ha precedenti in Regione Piemonte, permetterà agli operatori del settore di avere chiarezza rispetto agli sviluppi futuri delle attività e conseguentemente di programmare investimenti importanti sul fronte dell'innovazione tecnologica, della transizione ecologica e del recupero naturalistico.

Le cave autorizzate all’interno del Parco del Po e il loro recupero ambientale sono un esempio in tal senso e sono costantemente monitorate da una Commissione preposta con i Comuni la Regione e l'Ente Parco.

Il PRAE è un lavoro immane, fatto di confronti, di incontri e di condivisione. Il documento finale terrà conto di questo percorso, un atto amministrativo che ha tra le sue priorità evidenti quella della salvaguardia del territorio, nessuno vuole fare scempio del territorio, questa l’accusa mossaci e che respingiamo con forza. Un settore che deve essere regolato da una normativa proprio per tutelare sia l’ambiente che ci circonda, sia un comparto che deve opportunamente e necessariamente lavorare in un contesto chiaro.

L’accusa che ci è stata mossa, ossia di non tenere conto degli interessi ambientali, territoriali, idrogeologici, paesaggistici, è quantomeno bizzarra. La stessa l.r. 23/16 prevede una serie di passaggi obbligatori rispetto a tali tematiche, che sono assolutamente vincolanti.

La pianificazione che passa attraverso il PRAE sta vedendo il continuo coinvolgimento di tutti i soggetti a vario titolo interessati e in aggiunta ai passaggi previsti per legge, abbiamo aperto una serie di interlocuzioni informali, proprio per cercare di arrivare ad un documento il più possibile condiviso: avremmo potuto non farlo e procedere solo con quanto richiesto dalla norma, ma il nostro obiettivo è sempre stato quello di massima condivisione e collaborazione.

Nei mesi di luglio, agosto e settembre 2022 vi è stata una prima serie di consultazioni informali che ha coinvolto i portatori di interessi del settore estrattivo e le varie Direzioni regionali competenti, a seguito della quale è stata redatta una versione aggiornata dei documenti di piano: relazione generale di piano, schede relative ai bacini, ai poli estrattivi e alle cave attive fuori polo e loro ampliamenti, elaborati cartografici, rapporto ambientale per la VAS e per la valutazione di incidenza, norme tecniche di attuazione.

Nel novembre 2022 è stata programmata un’ulteriore serie di consultazioni informali finalizzate a raccogliere ulteriori suggerimenti e osservazioni correttive prima dell'adozione della proposta di piano da parte della Giunta regionale: sono, pertanto, stati organizzati cinque incontri concordati con le diverse province, che hanno messo a disposizione le loro sedi. Torino, Cuneo, Verbania, Alessandria (con Asti), Vercelli (con Biella e Novara), le sedi interessate che hanno visto fra gli invitati anche i comuni direttamente interessati, ossia sede di poli estrattivi e cave attive e loro ampliamenti.

Nel corso degli incontri sono stati presentati tutti i documenti di piano, con particolare attenzione alle cartografie relative ai territori interessati ed è stato chiesto ai partecipanti di inviare le proprie osservazioni.

A seguire c’è stata poi l’apertura della conferenza di copianificazione, ai sensi dell’art.5 comma 1 lett. c) della l.r. 23/16 che prevede: “Alla conferenza di copianificazione e valutazione sono stati invitati l'autorità competente in materia di VAS, i soggetti competenti in materia ambientale ai fini della VAS e in particolare l'Autorità di bacino del fiume Po, la Città metropolitana di Torino, le province, i comuni, le associazioni rappresentative degli enti locali, gli enti di gestione delle aree protette interessate, nonché le amministrazioni statali interessate. La conferenza di copianificazione e valutazione si conclude entro sessanta giorni dalla sua convocazione. Entro tale termine, la conferenza acquisisce i contributi e le osservazioni dei soggetti partecipanti”.

Il termine per la presentazione delle osservazioni è scaduto il 20 febbraio u.s. e a inizio aprile c’è stata la dgr di approvazione del parere motivato di VAS con relative prescrizioni ai fini della "correzione" dei punti risultati critici. La norma prevede che l'autorità competente (incardinata sulla Direzione Ambiente) svolga le attività tecnico-istruttorie e valuti la documentazione presentata nonché le osservazioni "in collaborazione con l'autorità procedente"(ovvero Settore Cave).

Sono, pertanto, in corso momenti di confronto su alcuni temi centrali come: l'analisi di coerenza col PPR; la valutazione di incidenza ecologica e le attività estrattive previste all'interno di siti della rete Natura 2000; la coerenza con i piani d'area per le attività previste all'interno di aree protette regionali; la coerenza col PAI e il relativo parere della direzione opere pubbliche - difesa suolo in coerenza con i pareri dell'autorità di bacino e dell'AIPO.

Tutto questo immane lavoro, che con competenza e serietà i nostri uffici stanno portando avanti, rimane probabilmente poco conosciuto: è un lavoro continuo ma per noi l’importante è arrivare alla fine del percorso con un piano adeguato alle necessità del nostro territorio. Per quanto riguarda, invece, il tema dei volumi estraibili, non dobbiamo dimenticare che “volume estraibile” non è sinonimo di “volume effettivamente estratto”.

Come più volte ribadito, potranno essere concessi nuovi volumi solo quando saranno in esaurimento quelli già autorizzati.

C.S.

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