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Economia | 31 marzo 2023, 08:25

Altri 60 milioni per favorire l'accesso al credito delle imprese piemontesi

L’assessore Tronzano: "Un’operazione che va a supporto dell’accesso ai finanziamenti da parte del sistema delle aziende"

Altri 60 milioni per favorire l'accesso al credito delle imprese piemontesi

Attenzione al mondo delle imprese attraverso un’azione che sostiene il miglioramento dell’accesso al credito con l’ausilio di uno strumento finanziario di garanzia calibrati sulla base delle peculiarità del tessuto produttivo e delle caratteristiche dimensionali delle imprese.

La misura che dispone di 60 milioni di euro favorisce l’accesso al credito per le imprese piemontesi mediante l’attivazione di una sezione regionale presso il Fondo di garanzia, operativa su due linee di intervento: a) integrazione alla garanzia diretta fornita dal Fondo di garanzia relativamente a finanziamenti concessi alle imprese piemontesi; b) integrazione alla riassicurazione/controgaranzia a favore di finanziamenti concessi alle imprese piemontesi coperti da garanzia da parte dei Confidi.

Sono ammissibili le garanzie volte a sostenere imprese che hanno attivato operazioni finanziarie, di importo non inferiore a 75.000,00 in garanzia diretta e non inferiore ad euro 25.000,00 in riassicurazione e controgaranzia, finalizzate al finanziamento di investimenti in beni materiali e immateriali ovvero delle esigenze di capitale circolante dei soggetti beneficiari che si prevede siano finanziariamente sostenibili e che non reperiscono finanziamenti sufficienti da fonti di mercato.

L’intervento della Sezione speciale Regione Piemonte presso il Fondo di garanzia, rispettivamente per la linea a) e la linea b), in relazione alle tipologie di operazioni selezionate al sostegno incrementale, innalza la percentuale di copertura sulle garanzie fornite sino a: - un massimo del 80% (in caso di garanzia diretta); - un massimo del 90% (in caso di riassicurazione/controgaranzia); ovvero fino alla misura massima prevista dalla specifica normativa vigente. Le operazioni finanziarie devono essere riferite ad investimenti o progetti attivati nel territorio regionale, presso la sede principale o l’unità locale dell’impresa beneficiaria

Quindi facendo un esempio concreto se un’impresa chiede un finanziamento di 100 mila euro, la banca deve accantonare una quota del suo capitale legato al rischio di mancate restituzioni; l’intervento del fondo di garanzia regionale riduce la quota di accantonamento da parte della banca rendendo più agevole l’erogazione del finanziamento e l'accesso al credito per l’impresa.  

Un’operazione che va a supporto dell’accesso ai finanziamenti da parte del sistema delle imprese – commenta l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Tronzano - dedicata alle PMI incluse le microimprese fornendo loro le garanzie necessarie al sistema creditizio. Una misura che dimostra come, a volte, serva un aiuto per intraprendere un’attività e per rilanciarsi sul mondo del mercato. Da sempre la Regione è al fianco del sistema produttivo basti vedere anche l’ultima misura dedicata alla digitalizzazione e all’efficientamento produttivo il tutto per aumentarne la competitività”.

C.S.

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