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Economia | 01 febbraio 2023, 16:00

Che fine fanno i soldi del Pnrr? In Piemonte nasce il primo coordinamento in Italia per valutare l'impatto dei fondi

A fare squadra saranno l’Istituto Universitario di Studi Europei e IRES Piemonte, in collaborazione con Regione Piemonte. Occhi puntati soprattutto sui piccoli Comuni sede europea con bandiere all'esterno

Che fine fanno i soldi del Pnrr? In Piemonte nasce il primo coordinamento in Italia per valutare l'impatto dei fondi

Se ne parla da mesi, ormai (e purtroppo). Ma esattamente, cosa fa questo Pnrr? E soprattutto, i suoi fondi e le risorse destinate sul territorio, che fine faranno? In Piemonte proveranno a chiederselo gli esperti di una squadra composta da Istituto Universitario di Studi Europei e IRES Piemonte, quest’ultimo su mandato della Regione Piemonte.

L'obiettivo è quello di valutare l’impatto e il corretto utilizzo dei fondi europei e del PNRR, così da poter porre solide basi e buone pratiche per la realizzazione di progetti che interesseranno le nostre province. L’iniziativa è unica a livello italiano, per il momento. 

Ad oggi l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal PNRR presenta una situazione estremamente disomogenea su tutto il territorio, anche per via delle forti disparità di risorse e competenze - sottolinea il Presidente dell’Istituto Universitario di Studi Europei, Piercarlo Rossi -. Abbiamo bisogno di attivare sinergie e creare omogeneità tra piccoli e grandi Comuni ma per riuscirci dobbiamo partire dal monitoraggio dell’utilizzo dei fondi e dalla loro ricaduta sul territorio piemontese”.

Il piccolo Comune da solo non ha la struttura e le risorse umane necessarie ad affrontare la creazione e realizzazione di progetti che prevedano l’utilizzo di questi fondi - conclude il vicepresidente di ANCI Piemonte, Pier Sandro Cassulo -. ANCI Piemonte è impegnata nell’aggregazione dei Comuni, in particolare quelli più piccoli, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse a disposizione per la realizzazione di progetti con un forte impatto sul territorio e i primi risultati mostrano come i Comuni stiano percependo l’importanza di ragionare insieme su queste tematiche”.

Massimiliano Sciullo

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