Formazione per gli architetti aperta al pubblico su corruzione e ordini professionali. L’iniziativa, destinata principalmente agli architetti ma estesa al pubblico alla luce dell’interesse più generale delle tematiche affrontate, corruzione e mafie al Nord, nasce dalla collaborazione tra Libera Novara e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e Vco.
Giovedì 17 novembre si è tenuto il primo appuntamento dal titolo “Zona grigia e professione”, in cui sono intervenuti il professor Alberto Vannucci (ordinario del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, direttore del Master APC e Ufficio di presidenza di Libera) e il dottor Massimo Auneddu (Vice questore aggiunto e Dirigente della Squadra Mobile di Novara), che hanno delineato le dinamiche essenziali del fenomeno della corruzione, ricordando che nessun territorio può considerarsi immune e che i professionisti giocano un ruolo di particolare rilievo, costituendo potenzialmente risorse qualificate per corrotti e corruttori, nei casi in cui non sono essi stessi al centro dello scambio corruttivo, ma rappresentando anche un possibile baluardo contro il malaffare sia individualmente sia a maggior ragione organizzati nei propri ordini di appartenenza.
A introdurre la formazione sono stati i saluti della dottoressa Alessandra Faranda Cordella, Questore di Novara, che ha sottolineato il suo apprezzamento per un’iniziativa che mette in rete due istituzioni e un’associazione nel nome dell’interesse collettivo e la volontà di rappresentare un’istituzione presente sul territorio e vicina ai cittadini. Le mafie al Nord saranno al centro del secondo incontro in programma venerdì 2 dicembre: a breve verranno resi noti anche i nomi dei relatori che interverranno.
«Il percorso è finalizzato alla formazione dei professionisti del settore e all'elaborazione di forme di contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata –spiega Francesco Bosco, referente della Commissione Formazione dell’Ordine degli Architetti di Novara –. Sono molteplici le evidenze dell’enorme rilevanza della cosiddetta zona grigia, a cui appartengono diversi professionisti, nella proliferazione delle mafie e della corruzione, e quindi della primaria importanza di un’azione uguale e contraria da parte degli ordini professionali». Lo scopo è quello di «fornire all’Ordine e ai suoi professionisti strumenti da impiegare nel lavoro di tutti i giorni e in iniziative concrete da elaborare in gruppi di lavoro dedicati – conclude Ryan Coretta, referente di Libera Novara –. Per questo la proposta è quella di organizzare nei primi mesi del 2023 un nuovo momento, questa volta nella forma del workshop, a cui invitare gli appartenenti all’Ordine per far fruttare la formazione di fine 2022».