Valorizzare e promuovere il patrimonio naturale, culturale e paesaggistico delle montagne e sviluppare forme eco-compatibili di gestione e di sviluppo del turismo montano, compreso l’utilizzo delle tecnologie digitali, sono gli obiettivi che si pone il protocollo d’intesa stipulato tra Regione Piemonte e Club Alpino Italiano. Il documento, valido tre anni, è stato presentato nella giornata di ieri, lunedì 30 maggio.
Regione e Cai si impegnano a favorire la frequentazione della montagna nel rispetto di adeguate condizioni di sicurezza, ad assicurare la tutela dell’ambiente montano, a promuovere la Carta etica della Montagna tramite azioni volte a valorizzare l’economia locale secondo una frequentazione turistica sostenibile e socialmente inclusiva che presenti percorsi innovativi di fruizione capaci di coinvolgere anche le le famiglie, i bambini e le persone con difficoltà.
Per ottenere questi risultati sono previsti diversi interventi: adeguamento normativo e miglioramento della qualità dell’offerta dei rifugi alpini ed escursionistici di proprietà del Cai, verifica delle caratteristiche, della frequentazione e della ricettività dei percorsi, delle vie ferrate e dei siti di arrampicata inseriti nella rete escursionistica regionale, con particolare attenzione alla Grande Traversata delle Alpi, alla Via Francigena e agli itinerari storico - devozionali, manutenzione dei sentieri e ripristino della segnaletica direzionale e di richiamo della rete sentieristica di rilevanza regionale e della Grande Traversata delle Alpi, nel rispetto delle priorità e delle indicazioni stabilite dalla Regione, formazione degli operatori per la manutenzione dei sentieri, condivisione di azioni di divulgazione, comunicazione e promozione dell’offerta turistica e di promozione culturale della montagna piemontese nel rispetto del patrimonio ambientale, storico e culturale in coerenza con gli obiettivi della Carta Etica, anche con l’organizzazione di specifiche iniziative di sensibilizzazione dei giovani.
Le risorse necessarie verranno reperite dalle fonti di finanziamento regionali, nazionali e comunitarie.
Le attività previste dal protocollo saranno coordinate da una cabina di regia composta da quattro persone, due nominate dalla Regione e due dal Cai.