L’itinerario offre una vista panoramica sulla Valle Anzasca attraverso paesaggi naturali e piccoli agglomerati di case che per secoli furono strettamente legati all’estrazione di metalli preziosi.
Era il 1396 quando i fratelli Cane, provenienti dal Monferrato e stabilitisi in Valle, incuriositi dalle particelle minerali che coloravano il Crotto Rosso, scoprirono un filone d’oro ed iniziarono i lavori nella miniera.
L’Alpe Cingora divenne il punto d’appoggio per i minatori che lavorano a quella che venne denominata la Miniera d’Oro dei Cani e alla miniera dell’Agarè in Val Bianca.
Al motto di “La vera fatica non è raggiungerla…ma lasciarla”, nel 2004 viene costituito il Consorzio Alpe Cingora che tra le molte iniziative ha portato a compimento la ristrutturazione di una vecchia baita inaugurandola come bivacco nel 2004, a disposizione di tutti gli amanti della montagna che qui possono sostare, ammirare il panorama e partire alla volta di altri Alpeggi fino a giungere al passo del Mottone.
L’itinerario ad anello ha uno sviluppo di 9 km per un dislivello di 800 mt.
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