“La morte di un sindacalista, investito durante un presidio sindacale, è un fatto gravissimo, inaccettabile, sul quale è necessario fare presto piena luce. E bene hanno fatto le organizzazioni sindacali confederali e di categoria territoriali a rispondere e reagire subito, proclamando immediatamente lo sciopero per oggi, domani e dopodomani di tutti i dipendenti del sito”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, commenta quanto accaduto questa mattina di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino a Novara.
“In questo momento, il mio primo pensiero – aggiunge il leader della Cgil – va alla famiglia di Adil Belakhdim, alla quale esprimo cordoglio e vicinanza. Nella logistica si stanno verificando troppi episodi d’intimidazione e di violenza, che mettono seriamente in discussione le libertà sindacali. E questo avviene in un settore, dove anche per effetto del ricorso ad appalti e sub appalti, e dell’applicazione di contratti pirata, i diritti e le tutele fondamentali dei lavoratori sono continuamente calpestati, in un clima spesso da Far West”.
“Servono, anche a livello istituzionale, – prosegue Landini – risposte e interventi immediati, per ripristinare legalità e diritti in un settore dove spesso sono ignorati. Inoltre, non è più rinviabile una legge sulla rappresentanza per porre fine all’utilizzo di contratti pirata e garantire a tutti i lavoratori diritti e tutele, a partire dalle libertà sindacali”.
“Sabato 26 giugno, insieme a Cisl e Uil – conclude il segretario generale della Cgil – saremo in piazza a Torino, Firenze e Bari, per chiedere la proroga del blocco dei licenziamenti per tutti i lavoratori, ma anche per rivendicare diritti, tutele, sicurezza e libertà sindacali per tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire da quelli della logistica”.
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