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Regione | 02 novembre 2019, 14:00

Borse di studio Edisu, Cirio: "Non tagliamo di un euro le risorse"

"Vogliamo fare sì che l'Edisu arrivi ad avere una capacità di spesa pari all’incasso, che non ci sia più avanzo di amministrazione"

Borse di studio Edisu, Cirio: "Non tagliamo di un euro le risorse"

“Non tagliamo di un euro le risorse stanziate per l’Edisu dal governo precedente”. Così il Presidente della Regione Alberto Cirio ha voluto mettere la parola fine alle polemiche sollevate questa mattina dal capogruppo regionale di Luv Marco Grimaldi su un possibile dimezzamento dei fondi all’ente regionale per lo studio. L’ipotetico taglio avrebbe portato ad uno stanziamento di appena 13 milioni di euro.

Il governatore ha infatti spiegato che la Regione, al momento, ha sbloccato il 50% dei fondi “per una questione di ordine contabile”. 

“Vogliamo fare si che l’Edisu – ha aggiunto - arrivi ad avere una capacità di spesa pari all’incasso, che non ci sia più avanzo di amministrazione “. Attualmente l'ente regionale per lo studio ha un residuo attivo di circa 15 milioni di euro, già erogati dalla Regione. La giunta chiede dunque di attingere a questo "tesoretto" per pareggiare lo stanziamento complessivo, che rimane di 26 milioni di euro. 

“Il nostro obiettivo è di riordinare i meccanismi, ma il diritto allo studio rimane un’assoluta priorità: vogliamo fare di Torino una città universitaria. Non c’è nessuna volontà di tagliare un euro per Edisu” ha concluso Cirio. 

Oggi Alter.POLIS  e SI Studenti Indipendenti, associazioni legate rispettivamente al Politecnico di Torino e Unito, sono venute in Consiglio Regionale per chiedere un incontro con l'assessore Chiorino sui tagli.  "A cinque mesi - hanno poi denunciato - dall'insediamento della giunta Cirio non è mai stata convocata l'assemblea regionale per il diritto allo studio".

"Non ci bastano le rassicurazioni del Presidente Cirio", ha però replicato Marco Grimaldi - "perché né lui né i suoi Assessori, che continuano a rivendicare la delibera dicendo di ‘nobilitare’ l’Edisu ‘responsabilizzandolo’, sanno che l’avanzo di amministrazione non può essere utilizzato per sostenere il costo delle borse di studio. Noi non saremo tranquilli finché non vedremo annullata la delibera e non avremo la certezza che la figura dell’idoneo non beneficiario non tornerà mai più".

Critici anche i 5 Stelle: "Cosa farà ora la Giunta? Ritirerà la delibera oppure interverrà sul bilancio pluriennale? Oppure vuole introdurre surreali parametri di “piemontesità”? Dai banchi della maggioranza non è arrivata alcuna indicazione sui criteri e linee guida da adottare".

"La Regione Piemonte deve garantire il diritto allo studio - ha invece commentato la vicepresidente del Senato Anna Rossomando (Pd) - Neanche uno studente deve restare senza borsa di studio. Le modalità le verifichino il Presidente Cirio e gli assessori".


Dalla Redazione di Torinoggi

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