Dal monitoraggio sui ponti della città affidato dall’amministrazione comunale a ditte specializzate “non sono emerse condizioni critiche su quel viadotto”. Lo dichiara il sindaco di Novara Alessandro Canelli commentando quanto accaduto questa mattina intorno alle 7 sul cavalcavia XXV aprile, il ponte che collega il centro di Novara con la strada statale 11 per Milano.
“Innanzitutto – aggiunge Canelli - fortunatamente, non ci sono stati feriti gravi. Non si è trattato del crollo del cavalcavia, ma del distacco di una spalletta in cemento del muro di contenimento della rampa. Nel punto in cui è avvenuto tale distacco non c’è un ponte ma una rampa che porta al ponte, al di sotto infatti c’è della terra”.
“Peraltro – precisa il sindaco - quel ponte è stato oggetto di un progetto tecnico e di conseguenti lavori di consolidamento, nel 2015. Come molti ricorderanno, fin dal dicembre 2013 l’intero viadotto era stato ridotto a due corsie perché era stato individuato un cedimento delle fondazioni per scarsa portanza del terreno, con rischi di rotazione dei muri di contenimento verso l’esterno. Poi vennero fatti lavoro di consolidamento”
“Entro domani – conclude Canelli - verificheremo attentamente per cercare di comprendere i motivi che hanno portato al cedimento nonostante su quel ponte vi sia stata da anni una forte attenzione e grossi investimenti per la manutenzione”.
Intanto, con una nota del capogruppo in consiglio comunale Nicola Fonzo, il Partito Democratico, ha chiesto le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Rocco Zoccali.
“Abbiamo sfiorato – si legge nella nota - la tragedia. Ci vorrà del tempo perché la magistratura accerti le cause di questo grave episodio e le responsabilità. Il disastro e le possibili conseguenze sono comunque evidenti. Basta guardare le immagini che si stanno diffondendo in rete.
Ciò che per ora è certo è l’evidente incapacità dell’assessore ai lavori pubblici Rocco Zoccali e il silenzio del Sindaco Alessandro Canelli”.
“Le infrastrutture della città si stanno deteriorando – aggiungono gli esponenti del Pd - senza che chi ne ha il compito intervenga”.
“Nelle scorse settimane – prosegue il Pd - l’assessore Zoccali si era affidato alla Provvidenza. Per un amministratore affidarsi alla Provvidenza non è nemmeno il minimo sindacale. Le sue dimissioni sono l’unico atto che i cittadini, credenti e laici, si aspettano. Se non lo fa autonomamente, sia il Sindaco a ritirargli le deleghe senza indugio. Finché non lo farà, Canelli è responsabile dell’incapacità del suo assessore”.