Attualità - 26 dicembre 2025, 15:05

Riscaldamento domestico: dai vigili del fuoco le linee guida per prevenire incendi e intossicazioni

Alcuni preziosi consigli per utilizzare in piena sicurezza camini, stufe e caldaie

Riscaldamento domestico: dai vigili del fuoco le linee guida per prevenire incendi e intossicazioni

Al fine di limitare il manifestarsi di incendi di canne fumarie e di soccorsi a persone per intossicazioni da monossido di carbonio, i vigili del fuoco offrono ai cittadini alcuni consigli per l’uso sicuro di sistemi di riscaldamento che richiedono una combustione diretta (caldaie, stufe, bracieri, camini e simili), al fine di prevenire l’insorgenza di incendi di canne fumarie e di intossicazioni da monossido di carbonio.

Incendi canne fumarie

La canna fumaria è un componente fondamentale degli impianti di riscaldamento a combustibile solido, in quanto assolve alla funzione specifica di evacuare i prodotti della combustione all’esterno dell’ambiente ad una altezza dal suolo sufficiente a favorirne la dispersione, così da renderli innocui per la salute e la sicurezza delle persone.

Al fine di prevenire il verificarsi di un incendio di una canna fumaria risulta pertanto indispensabile:

•  Installare camini e stufe a combustibile solido, per la produzione di calore, affidandosi a personale di ditte qualificate e nel rispetto delle specifiche norme di sicurezza e della regola dell’arte, anche in relazione alle caratteristiche dei luoghi di installazione ed ai regolamenti comunali vigenti in materia;

•  Verificare che la canna fumaria non sia ostruita (es. depositi di fuliggine, nidi di uccelli) e pulirla periodicamente, almeno una volta l’anno, affidandosi a personale specializzato;

•  Evitare di bruciare legna di natura resinosa o impregnata di catrame, oli, vernici ed altre sostanze e non bruciare materiali plastici; evitare altresì la combustione di legna non adeguatamente secca;

•  Non bruciare quantitativi rilevanti di carta, cartoni, imballaggi, che possano essere facilmente trasportati all’interno della canna fumaria;

•  Evitare la formazione di fiamme troppo alte derivanti dalla combustione di elevati quantitativi di legna di piccola pezzatura (es. cassette per frutta e ortaggi).

Si raccomanda, infine, di evitare l’utilizzo di liquidi infiammabili durante la fase di accensione, nonché di evitare di lasciare incustodite le braci e le ceneri non adeguatamente spente. In caso si ravvisi un presunto principio di incendio di canna fumaria, con fuoriuscita dal comignolo di fiamme e di notevoli quantitativi di faville e di fumo:

•  Richiedere, senza ritardo, l’intervento dei vigili del fuoco telefonando al numero unico per le emergenze 112;

•  Versare quantitativi limitati di acqua sul combustibile solido che arde, al fine di abbassare le fiamme;

•  Impedire l’afflusso di aria dal basso della canna fumaria, chiudendo la valvola dell’aria o il setto interno;

•  Allontanare mobili, arredi e materiali combustibili eventualmente presenti in prossimità della bocca del camino e/o della stufa;

•  Non versare acqua dal comignolo all’interno della canna fumaria, al fine di evitare uno shock termico che potrebbe lesionare la stessa e propagare l’incendio all’esterno del condotto;

  • Dopo lo spegnimento dell’incendio arieggiare i locali e non riutilizzare il camino o la stufa a combustibile solido fino a quando non è stata ripristinata l’integrità della canna fumaria da parte di personale specializzato.

Intossicazione da monossido di carbonio

Il monossido (o ossido) di carbonio è un gas tossico che si genera, in particolare, in ambienti chiusi in caso di combustione con carente apporto di ossigeno, cioè di aria proveniente dall’esterno. Il monossido di carbonio è un gas incolore, inodore, insapore e non irritante, per cui non è possibile accorgersi della sua presenza senza specifici strumenti di rilevazione. Pertanto, al fine di prevenire gli effetti dannosi causati da questo pericoloso agente tossico, risulta necessario:

•  Installare gli impianti di riscaldamento e gli apparecchi a combustione affidandosi a personale di ditte qualificate e nel rispetto delle specifiche norme di sicurezza, anche in relazione alle caratteristiche dei luoghi di installazione;

•  Curare la manutenzione e assicurarsi del corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento e degli apparecchi a combustione (stufe a carbone, a gas, a legna, cucine, caldaie, boiler, camini) affidandosi a personale specializzato che opera nel rispetto delle norme e delle indicazioni riportate sul libretto di uso e manutenzione;

•  Effettuare periodicamente il controllo dei fumi delle caldaie secondo regolamenti vigenti e specifiche del produttore;

•  Non utilizzare bracieri e apparecchi a combustione a fiamma libera, in camera da letto o comunque in ambienti privi di aperture di aerazione verso l’esterno;

•  Mantenere spenti i motori degli autoveicoli negli spazi chiusi; 

•  Non usare all’interno di spazi chiusi, apparecchi a combustione progettati per l’utilizzo all’aria aperta;

•  Garantire una ventilazione adeguata nei locali che ospitano le installazioni a combustione non di tipo stagno, arieggiandoli ed evitando di ostruire le apposite aperture di aerazione;

•  L’uso di apparecchiature rivelatrici della presenza di monossido di carbonio può essere incoraggiato, ma non deve essere considerato una alternativa ad un corretto utilizzo e ad una idonea manutenzione degli impianti.

In caso di sospetta intossicazione da monossido di carbonio, è necessario che:

•  Gli occupanti siano evacuati all’aria aperta;

•  Siano attivati i servizi di soccorso chiamando tempestivamente il 112;

•  Qualora possibile, sia inibita la combustione e siano aerati i locali.

Comunicato Stampa Vigili del Fuoco

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