L’inaugurazione del parcheggio interrato accanto al Duomo ha riacceso il confronto politico sulla gestione della sosta a Novara e sul rapporto tra il Comune e la concessionaria Nord Ovest Parcheggi. La Commissione del 15 dicembre, convocata per fare il punto sulle tariffe, si è rapidamente ampliata a una discussione più generale sui termini della concessione e sulla tenuta economica del sistema.
L’assessora alla Mobilità sostenibile Elisabetta Franzoni ha chiarito che il parcheggio del Duomo è un’opera privata su area privata della Curia e che, al momento, non sono previste modifiche al piano degli stalli blu. Una posizione che non ha convinto le opposizioni. Il capogruppo Pd Nicola Fonzo ha sottolineato le differenze tariffarie e di agevolazioni tra sosta in superficie e parcheggio sotterraneo, parlando di una concorrenza diretta che penalizza i cittadini. Sulla stessa linea il Movimento 5 Stelle, con il capogruppo Mario Iacopino, che ha evidenziato anche il pagamento h24 e nei festivi, giudicato poco attrattivo rispetto alla sosta gratuita in superficie.
A pesare sul dibattito sono soprattutto i numeri: nel 2024 Nord Ovest Parcheggi avrebbe accumulato oltre 1,1 milioni di euro di canoni non versati al Comune, cui si aggiungono circa 746 mila euro del 2023, portando il debito complessivo vicino a 1,85 milioni. Una situazione che ha portato la società a presentare due ricorsi al Tar, legati alla mancata revisione delle tariffe e dei perimetri concessi.
Il sindaco Alessandro Canelli ha difeso la necessità di garantire l’accesso al centro storico e ricordato che il Comune incassa il 69% degli introiti della concessione, pur ammettendo che il sistema vada ripensato. È in corso un confronto con la concessionaria per superare l’attuale frammentazione tariffaria.
Una partita complessa, tra contenziosi aperti e conti in sofferenza, che mostra come il tema dei parcheggi a Novara vada ben oltre il costo della sosta, toccando l’equilibrio tra interesse pubblico e sostenibilità economica.





