Sport - 01 dicembre 2025, 08:53

Cori razzisti contro Bruno Dinis: dura condanna da Novara e Lodi

Durante la sfida di A1 al Pala Dal Lago alcuni tifosi ospiti hanno insultato il giocatore dell’Azzurra Hockey. Le due società prendono le distanze e ribadiscono la tolleranza zero verso ogni forma di razzismo.

Cori razzisti contro Bruno Dinis: dura condanna da Novara e Lodi

Gravi episodi di razzismo hanno segnato la partita di A1 tra Azzurra Hockey Novara e Amatori Lodi, disputata venerdì 29 novembre al Pala Dal Lago di Novara. Al termine del primo tempo, alcuni tifosi lodigiani si sono resi protagonisti di cori e insulti «allucinanti e di chiaro sfondo razziale» rivolti al giocatore novarese Bruno Dinis, come denunciato dalla società di casa attraverso un comunicato ufficiale.

Dinis, atleta portoghese arrivato a Novara durante l’estate e autore di una delle reti del primo tempo, è stato preso di mira da «un gruppo di pseudo tifosi», riporta la nota stampa, nonostante sia conosciuto da compagni e staff per sportività, correttezza, professionalità e forte attaccamento ai colori dell’Azzurra.

La dirigenza novarese ha immediatamente informato la federazione dell’accaduto, auspicando provvedimenti concreti nei confronti dei responsabili: «Nel 2025 non è più accettabile che si utilizzino epiteti che nulla hanno a che vedere con lo sport sano e pulito». La società ha inoltre sottolineato la particolare gravità dell’episodio, avvenuto davanti a giovani scolaresche presenti al palazzetto nell’ambito di un progetto con il club.

«Noi saremo sempre per uno sport inclusivo, serio, civile e che dice a chiare lettere No al razzismo. Senza se e senza ma…», conclude il comunicato dell’Azzurra.

La presa di posizione dell’Amatori Lodi

Anche l’Amatori Wasken Lodi ha diffuso una nota ufficiale in cui condanna fermamente il comportamento di alcuni dei propri sostenitori, definendolo «non rappresentativo» della tifoseria giallorossa. «Siamo attivamente impegnati da sempre nel contrastare e prevenire situazioni così disdicevoli», dichiarano dal club, ribadendo la «tolleranza zero» verso episodi di tale gravità.

La società ha poi rivolto le sue «più sentite scuse» a Bruno Dinis, auspicando che fatti del genere non si ripetano mai più «in nessun ambito».

Redazione

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