Il mese di novembre porta con sé una frenata per il mercato del lavoro novarese. L’ultima rilevazione Excelsior indica 2.410 ingressi programmati, un dato che segna una flessione di 240 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una riduzione sensibile, che però non cancella il peso del territorio all’interno del quadro regionale.
La struttura della domanda non cambia: quasi otto contratti su dieci saranno a termine, mentre il 21% offrirà stabilità attraverso tempo indeterminato o apprendistato. A muovere il mercato restano soprattutto i settori dei servizi, che raccolgono il 63% delle richieste, e le piccole imprese, protagoniste di oltre metà delle assunzioni previste.
Il comparto più dinamico resta quello della ristorazione e dell’ospitalità, con 460 posizioni aperte, seguito dal commercio (370) e dai servizi alle persone (240). Cresce anche la domanda in ambito industriale, soprattutto nelle chimico-farmaceutiche, nella plastica e nella gomma, insieme a trasporti e logistica.
Nonostante il calo delle entrate complessive, le aziende continuano a segnalare in quasi la metà dei casi una difficoltà nel trovare personale, specie figure con esperienza o competenze specifiche. I giovani restano una componente importante del fabbisogno – il 31% – mentre solo il 9% degli ingressi è destinato a laureati.
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